Ztl, le multe annullate "per messa”
Il Comune: «Ma ora si cambia»

Ztl, le multe annullate "per messa” Il Comune: «Ma ora si cambia»
di Paola ANCORA
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Mercoledì 6 Aprile 2016, 10:30 - Ultimo aggiornamento: 17:19

Non solo il convento delle Benedettine, ma tutte le parrocchie comprese nella Zona a traffico limitato, hanno goduto di uno specifico “salvacondotto” per consentire ai fedeli di assistere alla messa domenicale varcando i confini del centro storico con l’auto senza incorrere nella multa.
Lo conferma l’assessore al Traffico e alla Mobilità Luca Pasqualini: «Era una consuetudine che abbiamo ereditato da altre amministrazioni - specifica l’assessore - e che non riguardava solo le Benedettine, ma anche le altre parrocchie del centro. Quando qualcuno accedeva al centro storico per ascoltare la messa, parroci o suore provvedevano poi a fare un fax all’ufficio» e, segnalando targhe e modelli dei veicoli che avevano violato la Ztl, le sanzioni venivano annullate.
Pasqualini, pur rinviando la responsabilità di tale «consuetudine» ad amministrazioni precedenti a quella attuale, la spiega con la necessità di «aiutare chi aveva problemi particolari a raggiungere la chiesa o il convento», ma ai disabili tanto il Regolamento vecchio che quello nuovo - dopo l’approvazione del quale la «consuetudine» è stata mandata in soffitta - garantiscono un regolare permesso, quindi in virtù di cosa è stato stipulato un simile accordo, mai reso pubblico e specifico soltanto per i credenti di fede cattolica abituali frequentatori delle chiese del centro storico?
«I disabili - dice infatti il dirigente del settore Traffico, Giovanni Puce - hanno sempre potuto accedere con l’auto al centro e, anche quando non avevano pass, era prevista la possibilità di una comunicazione nelle 48 successive all’accesso, per annullare eventuali sanzioni. Più che altro si può parlare di persone anziane, che magari avevano bisogno di un aiuto». Sul “salvacondotto” per assistere alla messa o acquistare i dolci delle suore del convento delle Benedettine, Puce aggiunge che «il vecchio Regolamento non escludeva questa possibilità, perché prevedeva che per particolari esigenze si potesse derogare alla norma e la deroga aveva, diciamo così, un’interpretazione molto ampia». Di più. «Nel periodo pasquale o in occasione della festa di Sant’Oronzo, mi è stato riferito che qualche anno si è proceduto anche a disattivare del tutto i varchi per agevolare i fedeli».
Insomma, varchi aperti per la Chiesa. Ed esplode la polemica politica. Il capogruppo dell’Udc in Consiglio comunale, Luigi Melica, il primo a segnalare quanto è accaduto fino a poche settimane fa, taccia la Giunta Perrone di «governare la città con le politiche “un tanto al chilo”». Melica ha annunciato l’intenzione di voler andare al fondo della questione, «perché oltre al possibile danno erariale, si potrebbe profilare anche l’abuso d’ufficio, giacché non risulta che ci siano stati provvedimenti scritti autorizzativi di simili comportamenti».
«È incredibile - insiste Melica - Perrone e la sua Giunta, prima autorizzano le suore benedettine a trasmettere i numeri di targa dei fedeli che parcheggiano nella piazzetta antistante il convento la domenica mattina. Poi, con la scusa che è stato approvato il regolamento sulle aree Ztl, nonostante le suore continuino in totale buona fede ad inviare l’elenco delle targhe, decidono di elevare le contravvenzioni. Con l’aggravante - aggiunge il consigliere - che di fronte alle richieste di chiarimento della Madre Generale la quale chiedeva, quanto meno, di essere avvisata in anticipo, di dare la colpa alle minoranze responsabili, a loro dire, di aver approvato un regolamento più rigido. Perrone si affida ad improvvisatori che ora decidono in un modo ora in un altro, come se la cosa pubblica fosse di loro proprietà senza seguire alcuna procedura per poi dare la colpa agli altri».
 

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