Inchiesta xylella, la Procura fa sequestrare diversi computer nell'Ateneo di Bari e negli uffici del Cnr

Inchiesta xylella, la Procura fa sequestrare diversi computer nell'Ateneo di Bari e negli uffici del Cnr
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Martedì 5 Maggio 2015, 09:48 - Ultimo aggiornamento: 6 Maggio, 09:34

LECCE - Sequestrati, su disposizione della procura di Lecce, una decina di computer in uso a docenti del dipartimento di Scienze del suolo, della pianta e dei minerali nella facoltà di Agraria dell'Università di Bari. Sono i nuovi sviluppi dell'inchiesta che tende ad accertare se vi siano responsabilità - e quali - nell'introduzione del batterio xylella fastidiosa nel Salento e contemporaneamente se ci siano stati colpevoli ritardi nell'adozione delle contromisure.

Su mandato dei pubblici ministeri Valeria Mignone e Roberta Licci, titolari dell'inchiesta, gli investigatori della Guardia di Finanza e del Corpo forestale dello Sato si sono presentati negli uffici dell'Ateneo barese per acquisire le memorie dei computer.

Il sequestro ha riguardato anche alcuni computer in uso agli esperti del Cnr, tra cui Donato Boscia, e in particolare quelli utilizzati nel settore di entomologia agraria e patologia vegetale.

Acquisizioni anche nella sede dell'Istituto agronomico mediterraneo di Bari e in quella del centro di ricerca di sperimentazione e formazione agraria. Al momento non risultano indagati tra i docenti e i tecnici che hanno utilizzato quei computer.

Nel decreto di perquisizione notificato all'Ateneo si fa riferimento alla necessità di recuperare tutte le tracce nei messaggi e nelle mail di comunicazioni, interne ed esterne, che avevano a che fare con la Xylella.

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