Violenza sessuale di gruppo nella pineta di Torre dell'Orso: assolto perché il fatto non sussiste

Violenza sessuale di gruppo nella pineta di Torre dell'Orso: assolto perché il fatto non sussiste
di Luana PRONTERA
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Mercoledì 9 Novembre 2022, 17:36 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 02:38

Violenza sessuale di gruppo nella pineta di Torre dell'Orso: assolto perché il fatto non sussiste. Era 10 agosto del 2018 quando una ragazza di 14 anni venne soccorsa dal personale medico del 118 nella pineta di Torre Dell'Orso a Melendugno. In quell'occasione denunciò di essere stata violentata da due uomini di colore nelle prime ore del mattino. Uno dei due non venne mai identificato mentre l’altro, difeso d’ufficio dall’avvocato Danilo Dinoi, è stato assolto dalla prima sezione penale del Tribunale di Lecce (presidente Fabrizio Malagino, a latere Maddalena Torelli e Marco Marangio Mauro) perché il fatto non sussiste.

L'assoluzione

La sentenza di assoluzione con formula piena è giunta all’esito di una lunga istruttoria dibattimentale e a dopo il controesame dei testimoni voluto e richiesto dalla difesa.

L’uomo, accusato del reato di violenza sessuale di gruppo ai danni della minore, aggravata dall’uso di sostanze alcoliche, narcotiche o stupefacenti, è stato dichiarato innocente al termine di un lungo processo a cui non ha partecipato. Sono serviti, infatti, 4 lunghi anni per fare chiarezza su una questione molto dibattuta anche tra l’opinione pubblica e spesso legata ai problemi di sicurezza di quell’area.

La giovane turista torinese aveva trascorso la notte di San Lorenzo in spiaggia con gli amici salvo poi spostarsi nella pineta dove era rimasta sola subendo, a suo dire, violenza da parte di due stranieri che aveva poi indicato genericamente e senza ulteriori dettagli perché l'eccesso di alcol della notte di San Lorenzo non le ha consentito di essere più precisa, esplicita e chiara. L’imputato, a quei tempi, non aveva un posto fisso ed era accampato nella pineta di Torre dell’Orso come tanti altri ragazzi stranieri che dormivano all’ombra dei pini dopo aver lavorato durante il giorno sulle spiagge vendendo abbigliamento, libri, teli per il mare o artigianato etnico.

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