Apollo, una Fondazione per gestire la struttura
E una guest star come direttore artistico

Apollo, una Fondazione per gestire la struttura E una guest star come direttore artistico
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Venerdì 21 Ottobre 2016, 21:14 - Ultimo aggiornamento: 21:15

Una Fondazione che possa prendersi cura del bene storico. Una Fondazione pubblico-privata, aperta anche alle banche che possa gestire il Teatro Apollo una volta riconsegnato alla città.
Della gestione se ne starebbe occupando direttamente il primo cittadino Paolo Perrone. Per il momento non se ne sa ancora nulla sebbene ormai l’inaugurazione del teatro comunale sia praticamente alle porte. È fissata infatti per il 5 dicembre la grande festa di riapertura del contenitore culturale recuperato dall’amministrazione comunale dopo lavori durati quasi dieci anni.
Le intenzioni dell’amministrazione comunale sono quelle di consegnare nella mani di una partnership pubblico-privata il gioiello comunale che possa essere messo in rete con gli altri teatri regionali e nazionali e che possa tornare ad avere antico lustro nel campo della cultura e dell’arte. Della possibilità di far nascere una Fondazione ad hoc se ne era discusso anche l’inverno scorso durante un press tour all’interno del teatro Apollo con l’assessore ai Lavori Pubblici Gaetano Messuti. L’argomento finì poi in commissione Cultura dove si ipotizzò anche il coinvolgimento di nomi eccellenti del panorama artistico nazionale, come Gigi Proietti per esempio in qualità di direttore artistico. Ipotesi certo. Al momento però nulla è trapelato da Palazzo Carafa sebbene la linea scelta sia quella già anticipata.
Ma a chiedersi cosa accadrà dal 6 dicembre in poi è il consigliere di Lecce Città Pubblica Carlo Salvemini: «Ad oggi non sappiamo come verrà gestito, con quali risorse, con quale programmazione pluriennale. Ad oggi non sappiamo - sottolinea il consigliere - quale spazio intende occupare nell'offerta culturale di Lecce e della Puglia. Ad oggi non sappiamo se s'intende organizzare un polo unico teatrale insieme al Politeama, di proprietà privata».
Domande che avrebbero, secondo Salvemini, giò dovuto avere delle risposte: «Ma sappiamo bene che in Italia la programmazione e realizzazione di opere pubbliche prescinde dalla predisposizione di piani di gestione - conclude Salvemini - Speriamo di poter entrare e visitare e godere del nuovo Teatro Apollo anche il 6 dicembre, insomma. Altrimenti quella del 5 sarà un festa a metà».
E di «prospettive culturali» parla anche il consigliere regionale del Partito Democratico Sergio Blasi. Bisognerebbe pensare a «percorsi di promozione da cominciare, di scelte artistiche da compiere, invece parliamo solo di asfalto e di spazzatura in una città che fino a pochi mesi fa questi stessi amministratori avevano candidato a Capitale europea della Cultura» che ha poi subito una sonora bocciatura. Insomma pare ci si preoccupi «solo della cerimonia di inaugurazione per i soliti inutili pavoneggiamenti».
Secondo il consigliere dem Lecce «si trova nelle mani sbagliate: lo dimostrano il degrado della Torre di Belloluogo, il cui fossato è riempito di rifiuti, e la striscia di asfalto fumante attorno a un bene culturale come il Teatro Apollo. Due immagini che spiegano meglio delle parole quanto questa città abbia bisogno di tornare normale».

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