Sconfitta in giudizio per il Comune di Trepuzzi e ben 7 multe da autovelox annullate a una sola persona dal Giudice di Pace di Lecce, Anna Maria Aventaggiato, per un totale di oltre 2mila euro. Dopo i casi Lecce e Melpignano, con numerose sentenze dei giudici che hanno dato ragione agli automobilisti ricorrenti, ora un altro provvedimento interviene per annullare le sanzioni in successione collezionate da un autista, per eccesso di velocità sulla strada statale 613, Lecce – Brindisi, nel territorio di Trepuzzi.
Andata e ritorno
In realtà gli autovelox sono due, uno per ciascuna direzione, in un tratto di strada dove il limite è 110 chilometri orari. Il cittadino ricorrente, assistito dagli avvocati Alfredo Matranga e Fabio Antonucci, ha eccepito dinanzi al giudice di pace vari vizi dell’accertamento tra i quali l’omessa contestazione immediata, l’inefficacia, inidoneità e inattendibilità della strumentazione tecnica utilizzata per difetto di omologazione.
Il Comune di Trepuzzi, presente in giudizio ha chiesto invece il rigetto del ricorso.
Manca l'omologazione
Nel caso in analisi poi, il giudice Aventaggiato, ha osservato che la parte resistente, cioè il comune di Trepuzzi, «non ha presentato alcuna documentazione attestante l’omologazione dell’apparecchiatura elettronica utilizzata» quindi, «non è dato verificare tale legittimità». In assenza quindi dei requisiti di approvazione e omologazione dell’autovelox, il giudice di pace di Lecce, ha condiviso la tesi difensiva degli avvocati Matranga e Antonucci, annullando i 7 verbali emessi dalla polizia locale di Trepuzzi. Sentenze che aprono quindi la via ad altri ricorsi: ben presto altre rimostranze potrebbero essere avanzate da altri cittadini incappati nell’occhio elettronico, con una lunga querelle giudiziaria con in ballo la correttezza sul funzionamento dei sistemi di controllo stradale e la legittimità di migliaia di sanzioni. Casi analoghi di annullamento di sanzioni riferite al codice della strada, infatti, continuano a registrarsi per altre apparecchiature posizionate in diversi punti della provincia salentina: Melpignano e lungo la Statale16, Lecce-Maglie (all’altezza del Centro Commerciale di Cavallino).
I precedenti
Il motivo più frequente è la mancata omologazione o certificazione del dispositivo di rilevamento della velocità. Autovelox e photored sono finiti sotto scacco dei ricorsi anche nella città di Lecce: nell’ultimo periodo infatti si sono moltiplicate le sentenze dei giudici di pace che hanno accolto le istanze degli automobilisti e annullato le multe. Nel capoluogo in particolare, dai provvedimenti recenti è emersa la mancata omologazione di alcuni apparecchi installati, documentazione fotografica incerta, illegittimità di notifica e all’incrocio del bar Rosso e Nero, anche la poco chiara segnaletica stradale che indurrebbe in errore gli automobilisti alla guida.