Volley, Taviano in finale, ma la violenza guasta il match
Il sindaco avversario: «Vile aggressione, non passerà impunita»

Volley, Taviano in finale, ma la violenza guasta il match Il sindaco avversario: «Vile aggressione, non passerà impunita»
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Giovedì 25 Maggio 2017, 14:28 - Ultimo aggiornamento: 22:00
Prima la spinte in campo poi la devastazione dei bagni. Brutta pagina sportiva ieri a Taviano dove la fine del match tra il Taviano Volley e l'Ottaviano che ha fatto conquistare ai salentini la finalissima contro il Catania si è conclusa in modo non esattamente decoroso.
A cominciare sono stati alcuni tifosi di casa che hanno preso di mira un giocatore ospite mentre era ancora in campo.

Per tutta risposta al ritorno negli spogliatoi a farne le spese sono stati i bagni del palazzetto letteralmente devastati alla fine del match.
 

In una nota la società salentina specifica: «In merito a quanto accaduto nella serata di ieri a margine del match di semifinale tra la Pag Volley Taviano e Gis Ottaviano, disputatosi al Palasport “William Ingrosso” di Taviano questa Società prende le distanze e condanna seccamente quanto accaduto ieri sera a fine gara: l’aggressione di cui è stato vittima un atleta dell’Ottaviano è riconducibile solo ed esclusivamente ad uno sparuto gruppo di facinorosi che nulla hanno a che fare con la Pag Volley Taviano, con i suoi atleti ma soprattutto con lo straordinario pubblico giallorosso e con il modo vivere la pallavolo in città». «All’atleta ottavianese, fortunatamente già dimesso dopo poche ore a seguito degli accertamenti di prassi - si legge ancora nella nota -, giungano gli auguri di una pronta guarigione e di un celere recupero fisico. La Pag Volley Taviano ritiene doveroso, infine, porgere le più sentite scuse alla Società Gis Ottaviano tornando a congratularsi per la straordinaria prova atletica dimostrata sul terreno di gioco».
Sulla pagina social della società però, sono state postate anche le foto della devastazione dei bagni che gli amministratori hanno commentato con la parola "vergogna".

Ma dal canto suo il sindaco di Ottaviano, Luca Capasso, attraverso un post sui social accusa: «La vile aggressione subita dagli atleti della Gis Delizia Ottaviano, la squadra di pallavolo che ieri ha giocato e perso la semifinale play off di serie B a Taviano (Lecce) non passerà impunita. Non è una minaccia, è una richiesta di giustizia».
 «I fatti di ieri - continua il primo cittadino della località partenopea - si aggiungono ad un post di qualche giorno fa del presidente del Taviano, che usa parole gravissime, oltre che false, nei confronti della società e della stessa città di Ottaviano. Questo signore sarà querelato. Forse quel post ha istigato alla violenza, ma non è questo il punto. Il punto - secondo Capasso - è che è inaccettabile che una serata di sport e divertimento si trasformi in un atto di violenza, tanto più che un nostro atleta è finito in ospedale ed altri hanno riportato contusioni e ferite. Scriveremo alla Federazione italiana di pallavolo per chiedere che si intervenga in maniera drastica e che si faccia la massima chiarezza all'aggressione, ma scriveremo pure ai carabinieri della compagnia di Gallipoli, perché è assurdo che ci fossero in servizio soltanto due militari per una partita del genere».

«Infine - conclude Capasso - vi anticipo già che in un eventuale procedimento giudiziario ci costituiremo parte civile. La rabbia non mi impedisce di ringraziare i ragazzi della Gis, che hanno portato la città di Ottaviano a un passo dal sogno di una storica promozione. Tutti, atleti, dirigenti, staff e tifosi, sono stati fantastici. Ancora grazie».

Secondo quanto riferito in una nota del Comune di Ottaviano, «alcuni tifosi hanno invaso il campo e picchiato i giocatori ottavianesi. Uno di loro, Ciro D'Alessandro, è rimasto una notte in ospedale sotto osservazione. Questa mattina è stato dimesso e sta tornando a casa».



 
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