Taurisano, l'uomo che ha ucciso la moglie ha provato a togliersi la vita. Ora è in isolamento

Taurisano, l'uomo che ha ucciso la moglie ha provato a togliersi la vita. Ora è in isolamento
3 Minuti di Lettura
Venerdì 29 Marzo 2024, 19:53 - Ultimo aggiornamento: 19:58

Avrebbe tentato il suicidio in carcere Albano Galati, il 56enne di Taurisano che il 16 marzo ha ucciso la moglie Aneta “Stefi” Danelczyk, 46 anni, al culmine di una lite. L'uomo, detenuto a Borgo San Nicola, nelle scorse ore avrebbe provato a togliersi la vita e per questo motivo è stato trasferito in isolamento, a tutela della sua incolumità.

Le indagini

Nella giornata di ieri, intanto, il pubblico ministero titolare delle indagini, Giorgia Villa, ha conferito ad un perito l'incarico di analizzare i telefoni di omicida e vittima. I difensori di Galati, gli avvocati Luca Puce e Davide Micaletto, hanno avanzato istanza al gip Giulia Proto per ottenere l'accesso in carcere del dottor Elio Serra, psichiatra e direttore del Centro di salute mentale di Nardò. L'obiettivo è quello di valutare le condizioni psicofisiche dell'uomo, che già prima dell'omicidio era in cura presso il Centro di salute mentale di Casarano. Ciò, evidentemente, in vista della richiesta di un incidente probatorio finalizzato a valutare l'effettiva capacità di intendere e di volere del 56enne al momento dell'omicidio della moglie. I legali hanno anche presentato tutta la documentazione utile a vagliare la condizione neuropsichiatrica dell'uomo, ponendo a sostegno della loro richiesta anche il recente tentativo di suicidio che il 56enne ha messo in atto in carcere. Ieri, si diceva, il pubblico ministero titolare delle indagini ha conferito incarico al consulente tecnico Silverio Greco di accertare il contenuto dei telefoni della vittima e del marito, di estrarre immagini e video e di trascrivere i testi di chat e messaggi. Al perito sono stati concessi 60 giorni di tempo per mettere nero su bianco il contenuto dei dispositivi posti sotto sequestro. L'obiettivo degli investigatori è quello di analizzare le conversazioni tra moglie e marito, per ricostruire le ore precedenti l'omicidio e per individuare il motivo alla base della furia omicida dell'uomo.

Gli avvocati di Galati hanno nominato come proprio consulente di parte l'ingegnere Luigina Quarta. I figli della vittima (tre maggiorenni e un ragazzo di 12 anni, rappresentato dalla sorella maggiore), per il tramite dell'avvocato Francesca Conte hanno invece nominato il dottor Antonio Politi. La vicina di casa della donna, che nel corso della colluttazione ha cercato di difendere la vittima, rimanendo a sua volta ferita, con il suo avvocato Roberto Bray si è riservata di nominare un proprio consulente nei prossimi giorni. Le operazioni di analisi dei telefoni inizieranno il 5 aprile. La donna, stando all'autopsia eseguita dal medico legale Roberto Vaglio, è stata uccisa con almeno 20 coltellate, delle quali una sola mortale, quella che ha reciso l'arteria del braccio destro. Nel corso dell'interrogatorio di garanzia, il marito si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Le crisi e i litigi

Quando, subito dopo il delitto, il 56enne è giunto in commissariato per consegnarsi alla polizia (dopo essere passato da un bar per bere del whisky), è stato colpito più volte da crisi nervose. Disteso per terra, avrebbe cercato ripetutamente di ferirsi alzando e sbattendo con forza per terra sia gli avambracci che il capo. Avrebbe quindi dichiarato di non ricordare perché fosse lì, negando di aver ucciso la moglie. Dalle indagini immediatamente successive all'omicidio, eseguite dagli uomini del vicequestore Salvatore Federico, sarebbero emersi precedenti atteggiamenti violenti dell'uomo nei confronti della donna, sin da quando i figli erano ancora bambini. A raccontarlo agli investigatori sono stati proprio due dei quattro figli della coppia. Negli ultimi tempi i litigi erano sempre più frequenti, soprattutto per motivi di natura economica e in particolare per l'acquisizione degli assegni familiari. In una delle ultime discussioni, stando alle testimonianze raccolte dagli investigatori, il 56enne, rivolgendosi alla moglie, le avrebbe testualmente detto che l'avrebbe fatta sparire.

© RIPRODUZIONE RISERVATA