Tartarughe marine: in Salento record di nascite nella scorsa estate

Tartarughe marine: in Salento record di nascite nella scorsa estate
di Pierangelo TEMPESTA
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Venerdì 20 Ottobre 2023, 19:18

Più di trenta nidi e quasi duemila tartarughe venute alla luce. È stata una stagione da record, quella appena trascorsa, per le nidificazioni di Caretta caretta sulle coste della provincia di Lecce. Di 33 nidi rinvenuti, ben 31 si trovavano sul litorale ionico, tra le marine di Ugento e quelle di Salve.

Una stagione che, a detta degli esperti, già ai suoi esordi si preannunciava come la più prolifica della storia, ma che ha superato tutte le aspettative. Due sono i fattori da considerarsi fondamentali per questo successo: il primo legato al grande lavoro dei volontari e degli operatori impegnati su tutto il territorio italiano, il secondo è strettamente connesso al cambiamento climatico e ad un aumento considerevole delle temperature del mare, fenomeno che ha portato a un’impennata delle nidificazioni, che si sono attestate a 449 in tutta Italia, con la nascita di oltre 20mila piccole tartarughe.

La provincia di Lecce ha avuto risultati degni di nota: 1911 tartarughe nate. «Tutto ciò - spiegano gli esperti del Centro di recupero tartarughe marine di Calimera - non è dovuto al caso: il litorale ionico è maggiormente monitorato dai volontari, residenti nelle vicinanze, che giornalmente hanno ispezionato oltre 10 chilometri di costa. Ma di rilevante importanza è la morfologia delle spiagge scelte dalle mamme di Caretta caretta, come quelle del litorale di Ugento, dove, negli ultimi mesi, hanno visto la luce oltre 1.000 esemplari (per l’esattezza 1.097), e quelle del litorale di Salve, che ha registrato più di 700 piccoli nati».

«Com’è noto - sottolinea Piero Carlino, direttore del Centro - le tartarughe marine Caretta caretta appartengono a una specie tutelata e che necessita di misure adeguate di protezione. Le azioni di monitoraggio e assistenza alla schiusa, attualmente, data la forte pressione turistica e l’elevato grado di antropizzazione delle coste, sono l’unico modo per garantire il successo delle nidificazioni e non mettere a rischio il futuro della specie».

Un primato eccezionale, soprattutto per la zona antistante al campeggio “Riva di Ugento”, dove le tartarughe hanno evidentemente trovato un habitat favorevole, tra un sistema dunale in perfetta salute, uno scarso inquinamento luminoso e quiete notturna. «Ha giocato un ruolo fondamentale, per monitoraggio, assistenza, messa in sicurezza dei nidi e vigilanza su tutto il litorale, il posizionamento, all’interno del campeggio, del Campo base del Centro Recupero. Ovviamente l’azione del Centro calimerese è stata estesa su tutto il litorale provinciale, ma i numeri più importanti di successo in rapporto alla lunghezza della spiaggia e al numero di nidi, sono stati registrati proprio sulla spiaggia antistante al Riva di Ugento: 530 le uova deposte, 406 i piccoli venuti alla luce, in soli 700 metri di litorale».

Questo legame profondo tra gli esemplari di Caretta caretta e il litorale ugentino non è certo una novità. Negli anni scorsi, così come durante l’estate appena archiviata, sono stati registrati numeri interessanti. La fascia costiera in questione, in particolare quella ricadente nel Parco naturale regionale Litorale di Ugento, si presta perfettamente alla loro riproduzione grazie al mare cristallino e all’ambiente di alto valore naturalistico dai connotati unici. «Il fatto che le tartarughe abbiano scelto proprio la nostra spiaggia per deporre le uova è un segno di fiducia nell'integrità del nostro ambiente costiero che ci riempie di orgoglio», commenta Fabio M. Ricci, direttore del Camping. «Una conferma del lavoro costantemente svolto da noi e dalle collaborazioni con le realtà del territorio per tutelare e preservare la salute del nostro ecosistema marino, dunale e retrodunale». La gestione dei nidi non sarebbe mai stata possibile senza la collaborazione con i Comuni, che hanno fornito il loro supporto assecondando ogni richiesta, con la Guardia costiera che ha prontamente risposto ad ogni segnalazione velocizzando il lavoro degli operatori del Centro, con gli stabilimenti balneari che hanno prestato aiuto costantemente, e con Legambiente Salve, che ha affiancato il Centro in ogni azione di monitoraggio e salvaguardia per il litorale di Salve.

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