Tartarughe marine, primato per le spiagge salentine

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Più di trenta nidi e quasi duemila tartarughe venute alla luce. È stata una stagione da record, quella appena trascorsa, per le nidificazioni di Caretta caretta sulle coste della provincia di Lecce. Di 33 nidi rinvenuti, ben 31 si trovavano sul litorale ionico, tra le marine di Ugento e quelle di Salve.

Una stagione che, a detta degli esperti, già ai suoi esordi si preannunciava come la più prolifica della storia, ma che ha superato tutte le aspettative. Due sono i fattori da considerarsi fondamentali per questo successo: il primo legato al grande lavoro dei volontari e degli operatori impegnati su tutto il territorio italiano, il secondo è strettamente connesso al cambiamento climatico e ad un aumento considerevole delle temperature del mare, fenomeno che ha portato a un’impennata delle nidificazioni, che si sono attestate a 449 in tutta Italia, con la nascita di oltre 20mila piccole tartarughe. La provincia di Lecce ha avuto risultati degni di nota: 1911 tartarughe nate. «Tutto ciò - spiegano gli esperti del Centro di recupero tartarughe marine di Calimera - non è dovuto al caso: il litorale ionico è maggiormente monitorato dai volontari, residenti nelle vicinanze, che giornalmente hanno ispezionato oltre 10 chilometri di costa. Ma di rilevante importanza è la morfologia delle spiagge scelte dalle mamme di Caretta caretta, come quelle del litorale di Ugento, dove, negli ultimi mesi, hanno visto la luce oltre 1.000 esemplari (per l’esattezza 1.097), e quelle del litorale di Salve, che ha registrato più di 700 piccoli nati».