Tar annulla la bocciatura di una ragazza dislessica: nessun sostegno in aula

Tar annulla la bocciatura di una ragazza dislessica: nessun sostegno in aula
di Pierangelo TEMPESTA
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Domenica 18 Febbraio 2024, 10:18 - Ultimo aggiornamento: 10:31


Il disturbo dell'apprendimento - la ragazza è dislessica - non sarebbe stato preso in considerazione dalla scuola nella valutazione del rendimento dell'alunna. Così il Tar di Lecce annulla la bocciatura di una studentessa dell'istituto tecnico "Grazia Deledda" di Lecce.

Lecce, bocciata al terzo anno


Alla fine dello scorso anno scolastico, la ragazza - che frequentava il terzo superiore - non era stata ammessa alla classe successiva.

I genitori, quindi, si erano rivolti ai giudici amministrativi per contestare la decisione del consiglio di classe. Il Tar aveva già accolto l'istanza cautelare, sospendendo l'efficacia del provvedimento (infatti la studentessa oggi frequenta regolarmente il quarto anno). Ora è giunto ad affrontare la questione nel merito e a prendere una decisione.

Il ricorso


Nel loro ricorso, i genitori - assistiti dall'avvocato Paola Boccardo - hanno ricordato che durante lo scorso anno scolastico alla ragazza era stata diagnosticata la dislessia, riconosciuta come disturbo specifico dell'apprendimento. E che questa circostanza era stata immediatamente comunicata all'istituto scolastico. Per i genitori, l'istituto non avrebbe provveduto «a predisporre alcun piano didattico personalizzato per compensare la condizione di svantaggio della minore» e non avrebbe tenuto in considerazione questo aspetto durante la formulazione del giudizio finale.

La decisione dei giudici

I giudici della seconda sezione (presidente Antonella Mangia, estensore Paolo Fusaro) hanno ricordato come «la mancata attuazione di misure compensative o iniziative di sostegno» non sia sufficiente ad «incidere sulla legittimità del giudizio finale espresso in sede di valutazione per l'ammissione di un determinato soggetto alla classe successiva». Per cui, continuano i giudici, non può essere accolto il ricorso nella parte in cui i genitori lamentano la mancata attivazione di misure finalizzate ad agevolare l'apprendimento dell'alunna, «considerato peraltro che, nel caso in esame, la diagnosi del disturbo dell'apprendimento della minore è intervenuta soltanto in una fase assai ormai avanzata del ciclo scolastico (aprile 2023), rendendo assai più complessa la predisposizione di strumenti correttivi o compensativi da parte dell'Istituto».

Il Tar, però, ha condiviso il ricorso dei genitori nella parte in cui viene lamentata la mancata considerazione del disturbo dell'apprendimento (e della sua incidenza sul rendimento dell'alunna) nella formulazione del giudizio di non ammissione alla classe successiva. Da qui la decisione di annullare il verbale con il quale la ragazza è stata bocciata.

La dirigente Caretto


«La studentessa - spiega la dirigente scolastica del Deledda, la professoressa Giovanna Caretto - frequenta già il quarto anno in maniera regolare, essendovi stata ammessa per via della sospensiva adottata dal Tar prima della sentenza. Sarà quindi valutata regolarmente al termine di quest'anno scolastico. Per la ragazza, con la pubblicazione della sentenza, non cambia nulla. Prendiamo atto della decisione del Tar e andiamo avanti». Sui motivi dell'accoglimento del ricorso, poi, aggiunge: «C'è stato un vizio di forma nel non aver menzionato, nel giudizio della bocciatura, il disturbo dell'apprendimento, anche se era stato affrontato nei verbali precedenti».
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