Tagli alla Lupiae, Prima Lecce avverte: noi con i dipendenti. E il centrodestra plaude

Palazzo Carafa
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Martedì 7 Agosto 2018, 03:23 - Ultimo aggiornamento: 03:25
Lupiae dal futuro a tinte fosche. E le possibili ripercussioni negative su livelli occupazionali e salari diventano “scontro” politico. Con parte della maggioranza di Palazzo Carafa che si schiera con i lavoratori insieme al centrodestra. Ieri mattina nella sede della società in house del Comune si è tenuto un incontro con i sindacati per discutere delle problematiche inerenti all’azienda (il cui schema di bilancio prevede una perdita che oscilla tra i 700mila euro e un milione e 200mila euro) che potrebbero portare ad una riduzione del numero dei lavoratori che già in questi anni hanno accettato i contratti di solidarietà. A prendere posizione ferma sono stati i consiglieri di Prima Lecce la lista civica, nata da una branca di Grande Lecce (lista del senatore Roberto Marti), che dopo il Patto per la città ha deciso di appoggiare l’amministrazione Salvemini. «Siamo consapevoli delle difficoltà economiche in cui versa la nostra partecipata - scrivono Antonio Finamore, Laura Calò e Paola Gigante - ma non intendiamo indietreggiare in alcun modo sui diritti sacrosanti dei lavoratori tutti». L’appello è prima di tutto all’amministrazione comunale poi ai rappresentanti parlamentari salentini affinché mettano in campo ogni iniziativa necessaria «per salvaguardare i livelli occupazioni e scongiurare ulteriori tagli di salari. Non lasceremo in balia delle onde i lavoratori - sottolineano - in un momento difficile per dare soprattutto senso compiuto alla nostra presenza in maggioranza, diversamente - annunciano - verrebbero meno le ragioni oggettive per continuare a starci». Una posizione che ha riscosso un grande successo da parte dei gruppi consiliari di centrodestra che si sono allineati alla posizione di Finamore e company. Di «blitz di Salevmini» sulla partecipata ha parlato il capogruppo di Forza Italia Paride Mazzotta: «Un parere stilato in fretta e furia dalla segreteria di Palazzo Carafa e inoltrato al Ministero della Funzione Pubblica attraverso cui si chiede di confermare o meno la legittimità delle convenzioni siglate con 80 impiegati amministrativi della Lupiae Servizi: ecco il “regalo” di metà agosto che il sindaco Salvemini ha confezionato per i lavoratori della partecipata comunale». «Se la volontà politica del sindaco è quella di affossare una volta per tutte la Lupiae Servizi e mandare a casa decine di lavoratori e personale amministrativo lo dica subito e la smetta con quel terrorismo psicologico nel quale si è sempre dimostrato insuperabile da consigliere di opposizione», ha concluso Mazzotta. 
In occasione del consiglio comunale sul Bilancio di previsione, il sindaco Carlo Salvemini aveva annunciato: «In queste settimane stiamo lavorando per definire una rotta che garantisca tutti, in primis l’ente - ha aggiunto Salvemini - e le convenzioni scadono il 31 dicembre 2018. In previsione di questa scadenza stiamo verificando, di concerto con l’organo amministrativo della Lupiae, quali dei servizi in convenzione possono essere rinnovati in house l’anno successivo». Passaggi questi che «non sono scelte politiche, ma atti dovuti da parte del legislatore» ha sottolineato il sindaco ricordando la legge Madia. A gettare acqua sul fuoco e cercare di calmare gli animi ci ha provato anche il vice sindaco Alessandro Delli Noci assicurando: «Lo sforzo da fare è grande ma grande sarà il nostro impegno per tutelare e salvaguardare i posti di lavoro giacché, oltre ai tanti profili tecnici l’amministrazione comunale vanta la presenza di amministrativi assunti in seno alla Lupiae competenti e preparati. Aspettiamo il piano di risanamento sul quale la società partecipata sta lavorando, con l’augurio che si possa intervenire sui numerosi errori commessi in passato».
Ad appoggiare Prima Lecce anche il consigliere del gruppo misto Gaetano Messuti che critica la «superficialità» dell’approccio alla vicenda Lupiae da parte dell’amministrazione. «Chi amministra ha il dovere di rimanere ancorato alla zavorra della realtà mantenendo al centro le famiglie. Concordo con la posizione assunta dai colleghi Finamore, Gigante e Caló ai quali chiedo di non abbassare l’attenzione su questo tema ed al Sindaco chiedo di dimostrarsi padre di tutti». «Sono contento che Prima Lecce abbia compreso quelle che sono le vere intenzioni di questa amministrazione e cioé quelle di liquidare la Lupiae. Forse oggi abbiamo compiuto un passo importante per la ripresa di un dialogo con Prima Lecce», è il commento del consigliere di Direzione Italia Andrea Guido. «I lavoratori della Lupaie non devono correre il rischio di essere licenziati», ha dichiarato Alberto Russi (Grande Lecce) garantendo appoggio a Prima Lecce. 
E dalla parte di Finamore è tornato a schierarsi anche il senatore della Lega Roberto Marti: «Prevedere una riduzione del budget e delle commesse rappresenterebbe una strumentale operazione politica che causerebbe un notevole danno economico alla città» che non può fare a meno della partecipata soprattutto «basandosi - commenta Marti - su un parere del Ministero della Funzione Pubblica. Provvederò a informare il governo nazionale per trovare una soluzione che tuteli la Lupiae e i suoi dipendenti».
A prendere posizione anche il capogruppo di Andare Oltre Massimo Fragola, anche lui in maggioranza a Palazzo Carafa: «L’amministrazione - scrive - ha il dovere e al tempo stesso l’obbligo di salvaguardare le famiglie e i tenti lavoratori che prestano il loro onorato servizio nella Lupiae. Su questo AO sarà presente in prima linea».
«Non si possono gettare in mezzo alla strada intere famiglie - tuona dall’oppsizione Severo Martini - Un plauso alla ferma posizione dei consiglieri di Prima Lecce». Chiede invece un «consiglio monotematico alla presenza dei rappresentanti istituzionali» il consigliere di Fratelli d’Italia Giorgio Pala. 
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