Terrore al “Vito Fazzi”: detenuto ruba una pistola, spara e si dilegua. Cinque feriti

Fabio Perrone
Fabio Perrone
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Sabato 21 Novembre 2015, 02:31 - Ultimo aggiornamento: 7 Novembre, 10:24

LECCE - Scene da far-west all'ospedale Vito Fazzi di Lecce attorno a mezzogiorno. Un detenuto - Fabio Perrone, 42 anni, di Trepuzzi condannato all'ergastolo per omicidio - mentre veniva portato dai poliziotti della penitenziaria nel reparto di Chirurgia endoscopica al Fazzi per una colonscopia, è riuscito a sfuggire al controllo degli agenti.

Scortato dai due agenti di polizia penitenziaria l'uomo è salito al terzo piano e quando le guardie gli hanno sfilato le manette, Perrone ha sfilato la pistola dalla fondina di uno dei due agenti e ha cominciato a sparare, ferendo i due agenti.

Uno dei due, colpito alla coscia destra da un proiettile, è stato sottoposto a un intervento chirurgico. Destinatario dei colpi anche l'agente di servizio al posto fisso di polizia.

Una volta fuori dall’ospedale, il fuggitivo si è imbattuto in una donna che attendeva in auto, l’ha fatta scendere puntandole la pistola alla tempia ed è fuggito via con la vettura, una Toyota Yaris di colore grigio. Per uscire ha sfondato le sbarre che si trovano all'ingresso della struttura ospedaliera. Ricerche sono in corso da parte delle forze dell'ordine che hanno istituito posti di blocco in tutta la zona.

L'uomo ricercato è Fabio Perrone, 42enne di Trepuzzi, era stato condannato all'ergastolo per omicidio. La notte del 29 marzo 2014 sparò 16 colpi in un bar di Trepuzzi. Ammazzò Fatmir Makovic, ferì gravemente il figlio Alen ed avrebbe voluto ammazzare anche il nipote di 17 anni. Nel processo con rito abbreviato è stato condannato all'ergastolo.