Scuole Battisti e Tempesta, piano anti-Covid: 11 classi traslocano in via Massaglia

Scuole Battisti e Tempesta, piano anti-Covid: 11 classi traslocano in via Massaglia
di Serena COSTA
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Martedì 25 Agosto 2020, 08:17 - Ultimo aggiornamento: 08:45

Emergenza spazi scolastici, una prima soluzione c’è: a ospitare alcuni degli alunni del “Cesare Battisti” e della “Livio Tempesta” di Lecce dovrebbero essere le 19 aule disponibili nella struttura in via Massaglia, nel quartiere Rudiae-Ferrovia, che un tempo accoglievano gli studenti del liceo scientifico “De Giorgi”. Per l’impossibilità di ospitare tutti i ragazzi negli edifici principali, la prima scuola necessiterebbe di almeno 5 aule, la seconda di 6.

È quanto è emerso ieri mattina nel corso della maxi riunione tenutasi a Palazzo Carafa tra i dirigenti al ramo, l’assessore comunale Fabiana Cicirillo e i presidi delle scuole leccesi. Anche se il dirigente scolastico della “Livio Tempesta”, Tonino Bacca, preferirebbe che venisse approvato il suo progetto di installazione di 13 prefabbricati negli spazi retrostanti la sede di via Archita da Taranto.

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Certo è che non si faranno i doppi turni, che prevedevano un ingresso pomeridiano dalle 16 alle 20 per alcune classi. Un’opzione che aveva fatto infuriare i genitori. «Quella dell’utilizzo della sede di via Massaglia rappresenta un’extrema ratio – commenta il preside Bacca – perché per i bambini delle scuole primarie spostarsi in un luogo così lontano dalla sede centrale diventerebbe un problema per i genitori. La mia proposta resta quella di montare nella sede centrale 13 prefabbricati, dotati di impianti di riscaldamento e raffreddamento, con tanto di pavimenti e di bagni: questo ci ci permetterebbe di liberare i plessi di via Ofanto e questi ultimi potrebbero essere usati da altre scuole. Confido nei finanziamenti ministeriali in arrivo, perché, al contrario del “Cesare Battisti”, l’area della “Livio tempesta” non presenta vincoli paesaggistici. La consegna avverrebbe entro il 30 ottobre, sicuramente non in tempo per l’inizio della scuola, ma a oggi, qualsiasi soluzione richiede tempo e non sarà pronta per il 24 settembre. Anche gli immobili in via Massaglia, tra l’altro, dovranno essere adeguati alle norme anti-Covid. In ogni caso, la scuola non può rimanere chiusa». E, a proposito dei fondi ministeriali, è il sindaco Carlo Salvemini, dopo la riunione, ad entrare nel merito con un post su Facebook: entro domani, alle 18, «i Comuni sono chiamati a trasmettere al Ministero dell’Istruzione le richieste di finanziamento relative all’affitto (o all’acquisto) di moduli o spazi scolastici sufficienti per consentire a tutti i bambini delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo ciclo di cominciare l’anno scolastico 2020/21 in sicurezza. Rispettando cioè le Linee guida predisposte dal Comitato Tecnico Scientifico e il distanziamento necessario a prevenire la diffusione del contagio da Covid19. Il bando del Ministero ci consente di richiedere risorse da destinare all’affitto di immobili destinati all’attività scolastica presenti in città, dei quali abbiamo verificato la disponibilità e che, in caso di ottenimento dei fondi necessari, provvederemo a reperire attraverso avviso pubblico».

Nel frattempo, in alcuni istituti stanno per incominciare i lavori di adeguamento. «Ricaveremo alcune aule nella sede di via Sanzio – spiega Bruna Morena, preside dell’Ammirato-Falcone – e lì trasferiremo 6 classi della scuola primaria, ovvero le quarte e quinte classi del tempo normale, senza aver bisogno di altre strutture».

Parla di incertezza sui lavori edili Giusy Cariati, dirigente dell’Alighieri-Diaz, che ha individuato la necessità di creare due ulteriori aule per i propri alunni e che ha chiesto 6 docenti e 11 bidelli in più con il bando ministeriale.

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