Tragedia nella metro, sconvolti gli amici di Alessio: «Un ragazzo d'altri tempi, c'era sempre per tutti». Il sindaco: «Sia fatta chiarezza»

Alessio Giannaccari
Alessio Giannaccari
di Maurizio TARANTINO
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Mercoledì 20 Marzo 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 21 Marzo, 14:42

La voce rotta tradisce l’emozione di chi ancora non crede alla notizia. Carlo Calcagnile, Alessio Giannaccari lo aveva conosciuto a scuola, al Liceo “Siciliani”, dove entrambi erano tra i pochi ragazzi all’interno dell’istituto. «Abbiamo stretto amicizia subito - spiega l’ex studente -, l’ambiente scolastico è piccolo, ci si conosce tutti. In cinque anni abbiamo condiviso tante cose, iniziando a frequentarci anche fuori dall’orario di lezione. Il quinto anno poi entrambi siamo stati eletti come rappresentanti di istituto ed è stata una bella esperienza. Eravamo molto uniti e lo siamo stati anche dopo».Il 20enne di Lecce è stato ritrovato morto ad Amsterdam nella metropolitana. Da sabato non si avevano sue notizie. I genitori avevano lanciato l'appello ed erano partiti per l'Olanda. Il corpo del ragazzo è stato rinvenuto nei pressi della Holendrecht metro station: potrebbe essere stato travolto da un treno. La polizia olandese indaga per far luce sulla vicenda. 

Sotto choc gli amici

Alessio era esuberante e pieno di vita, riusciva a coinvolgere gli altri in pochissimo tempo, un leader insomma. «Aveva questa capacità di aggregare le persone intorno a sé con grande facilità - continua Carlo - e ci teneva a incontrare gli amici nonostante fosse fuori dall’Italia da qualche tempo.

Ci eravamo visti a Natale e mi aveva raccontato della sua esperienza in Olanda dove si era trasferito all’inizio dell’anno facendosi ospitare da un conoscente comune che lo aveva consigliato su come organizzarsi ad Amsterdam». 

Alessio aveva deciso di partire per cercare di cambiare vita, farcela da solo senza l’aiuto di altri. «Voleva uscire dal nido familiare - conclude Carlo - dare una scossa alla sua vita. Dopo aver lavorato a Lecce, era attirato dall’esperienza all’estero, dagli stipendi alti, dal tenore di vita molto diverso da quello che aveva qui, anche se era molto legato alla sua terra d’origine. Eravamo molto legati perché era una persona molto disponibile e sempre attenta agli amici». 

Il ricordo

Il ricordo di tutti quelli che lo hanno conosciuto è molto affettuoso, di belle parole per un ragazzo solare. «C’era sempre per tutti ed era pronto a dare una mano - racconta un amico di famiglia che preferisce restare anonimo -. Preferiva una lunga telefonata con gli amici ai messaggi istantanei. Non amava i social e per questo veniva un po’ preso in giro, ma amorevolmente. Credeva tanto nell’amicizia e proprio in questo periodo che stava in Olanda si era fatto sentire da mia figlia a cui aveva detto che voleva tornare a Lecce per organizzare una festa con tutti gli amici d’infanzia». 
Un ragazzo di altri tempi sempre con modi gentili ed educati. «Una volta riuscì a portare tutta la comitiva a casa nostra, insieme alle mie figlie, nel centro storico di Lecce - ricorda -. Tornati a casa, vidi uscire dal bagno e corse ad abbracciarmi chiedendomi scusa e dicendo che era stata una sua idea. Aveva un carattere accogliente, allegro. Non ci si poteva arrabbiare con lui, era davvero un bravissimo ragazzo. Voleva fare questa esperienza ed aveva trovato lavoro nel settore della ristorazione. Adesso siamo tutti sconvolti e non riusciamo a credere che sia successo davvero».
Una morte improvvisa che ha lasciato sgomenti gli amici che si chiedono cosa sia potuto accadere in quella stazione, perché sia stato ritrovato dopo diversi giorni da quando era scattato l’allarme. L’idea di un malore o di un incidente è quella prevalente, anche se il timore di un’aggressione resta tra le righe e non viene confessata.
«Sarebbe una tragedia ancora più tremenda sapere di dover dire addio ad un amico senza conoscere fino in fondo le cause della scomparsa. È un dubbio che ci sta tormentando e che speriamo venga chiarito al più presto per dare pace ai familiari e anche a noi tutti».

Il sindaco: «Una città intera che si stringe attorno ai familiari e agli amici»

Il sindaco Carlo Salvemini esprime vicinanza a nome dell'intera comunità alla famiglia di Alessio Giannaccari, il giovane leccese scomparso in Olanda: «Voglio testimoniare la vicinanza della comunità ai genitori di Alessio Giannaccari, il nostro giovane concittadino scomparso in Olanda. Già ieri, all’arrivo della notizia, come sindaco sono stato raggiunto dalle richieste di commento da parte dei media, che ho respinto per un doveroso senso del rispetto di un dolore così grande. Oggi prendo parola per dare voce allo sgomento di tanti. A una città intera che si stringe attorno ai familiari e agli amici. Accade ogni volta che un giovane angelo cade. È avvenuto con Pierre, con Luna. Con ciascuno di loro abbiamo perso un pezzo del nostro futuro. E per chiedere che sia fatta chiarezza al più presto su ciò che è accaduto. Per giungere almeno ad una verità sulla dinamica di un avvenimento che non potrà mai avere senso, come la morte nel fiore degli anni di un ragazzo intraprendente, talentuoso, desideroso di vivere la vita e di fare esperienze. Non c’è perdita più grande per la città».

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