Picchia moglie e figli, tutti e tre sordomuti: 48enne finisce a processo

Picchia moglie e figli, tutti e tre sordomuti: 48enne finisce a processo
di Pierangelo TEMPESTA
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Lunedì 2 Ottobre 2023, 21:53

Avrebbe picchiato in continuazione la moglie e i due figli, tutti e tre affetti da sordità, comunicando con loro tramite pizzicotti e schiaffi. Un uomo di 48 anni originario di San Pietro Vernotico, in provincia di Brindisi, ma residente in un paese dell’hinterland di Lecce, è stato rinviato a giudizio con l’accusa di maltrattamenti in famiglia aggravati dalla minore età dei figli. Il 7 febbraio del prossimo anno dovrà presentarsi dinanzi alla prima sezione penale del Tribunale di Lecce, così come stabilito dal gup Silvia Saracino, per difendersi dalle accuse che gli vengono contestate.

Le indagini 

Nel corso delle indagini sono emersi numerosi episodi di cui l’uomo si sarebbe reso responsabile e che avrebbero reso impossibile la vita di moglie e figli. 
Le indagini sulle condotte dell’uomo sono state coordinate dal sostituto procuratore della Procura di Lecce Erika Masetti, che nei mesi scorsi ha chiesto al giudice per l’udienza preliminare di emettere nei confronti dell’indagato un provvedimento di rinvio a giudizio.

Provvedimento che è arrivato nelle scorse ore.

Il 48enne è accusato di aver posto in essere, nei confronti della moglie 34enne e dei due figli (oggi di 10 e 15 anni) continue condotte vessatorie, violente e minacciose. Comportamenti, questi, che avrebbero causato loro difficili condizioni di vita e che sarebbero andati avanti per diverso tempo. Numerosi gli episodi contestati dall’accusa. L’uomo avrebbe regolarmente utilizzato pizzicotti, schiaffi e calci per comunicare con i propri familiari. Nel mese di marzo del 2022, in un’occasione avrebbe aggredito fisicamente la moglie, colpendola sulla schiena e poi distruggendole un anello. In un’altra circostanza avrebbe picchiato la donna causandole diversi lividi sull’avambraccio. Quando il figlio aveva sette anni, poi, lo avrebbe colpito sulla testa con il manico di una scopa. In numerose occasioni avrebbe rimproverato e picchiato la moglie anche in presenza dei figli minorenni, incutendo quotidianamente terrore e comportandosi in modo violento nei confronti di tutti i familiari. Durante i frequenti litigi con la moglie, l’avrebbe colpita con schiaffi e calci, arrivando anche ad aggredirla con la cinghia dei pantaloni. L’uomo, come si diceva, è accusato di maltrattamenti in famiglia, aggravati dal fatto di averli messi in atto in presenza e in danno dei figli minorenni. I comportamenti vessatori dell’uomo sarebbero andati avanti per diversi anni, precedentemente al mese di aprile dello scorso anno, quando i fatti sono venuti alla luce. 


Nel corso delle indagini sono stati presi in esame non solo gli elementi raccolti dalle forze dell’ordine (in particolare la squadra Mobile della questura di Lecce e i carabinieri del capoluogo), ma anche quanto rilevato dai servizi sociali del Comune di residenza e dalla scuola frequentata dai ragazzi, oltre a diverse testimonianze. L’uomo è difeso dall’avvocato Chiara Fanigliulo, mentre ad assistere la moglie è l’avvocato Loredana Pasca. Il processo inizierà il prossimo 7 febbraio dinanzi al tribunale in composizione collegiale. 

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