Una richiesta di risarcimento danni per 100mila euro: è quanto ha avanzato in sede di costituzione di parte civile la difesa della donna di 23 anni di Taurisano che sarebbe stata perseguitata dall’ex fidanzato, un 37enne di Casarano arrivato, stando all’accusa, a spacciarsi per santone, minacciando la donna di morte e citando ipotetici rituali pur di riaverla accanto a sé. Al termine dell’udienza preliminare, il gup del Tribunale di Lecce Maria Francesca Mariano ha ammesso l’uomo al rito abbreviato.
Il processo a gennaio
Il processo inizierà il prossimo 24 gennaio. L’uomo è accusato di aver compiuto atti persecutori nei confronti della ex compagna, operando un sistematico controllo di ogni aspetto della sua vita, vietandole di vedere le amiche e assillandola con continue telefonate e messaggi mossi da una gelosia asfissiante. Non accettando la decisione della donna di interrompere la relazione, poi, l’avrebbe tempestata di chiamate e messaggi offensivi e minacciosi, insinuando anche che la ex lo avesse tradito.
Successivamente, utilizzando un numero di telefono estero (perché il suo numero, nel frattempo, era stato bloccato sul telefono della presunta vittima), avrebbe finto di essere un “maestro spirituale” e avrebbe scritto messaggi del tipo: «Ho ricevuto l’ordine di ucciderti, ma i miei geni non sono d’accordo perché sei innocente.