Salento, entra in un negozio in centro e ruba un profumo Armani da 167 euro: arrestato 28enne

Salento, entra in negozio e ruba un profumo Armani da 167 euro: arrestato
Salento, entra in negozio e ruba un profumo Armani da 167 euro: arrestato
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Sabato 27 Gennaio 2024, 14:39 - Ultimo aggiornamento: 29 Gennaio, 07:01

Nella tarda mattina di ieri 26 gennaio, gli agenti della sezione volanti della Questura di Lecce hanno tratto in arresto, nella flagranza di reato, un 28enne leccese poiché si era reso responsabile del reato di furto aggravato di un profumo del costo di 168 euro, dallo scaffale di una profumeria del centro.

I fatti

Gli agenti in servizio di controllo del territorio, mentre percorrevano le vie del centro, giunti all’altezza di via C.

Battisti incrocio via B. Martello, notavano un soggetto, già noto alle Forze dell’Ordine, che si dava a precipitosa fuga. Insospettiti da tale comportamento, gli operatori procedevano a fermare il soggetto in questione, un 28enne di origini leccesi.

Durante il controllo riscontravano che aveva tra le mani una confezione di profumo marca Giorgio Armani, perfettamente imballato. In virtù di quanto accertato, gli operanti si recavano presso la profumeria poco distante, ove appuravano che la predetta confezione di profumo era stata appena asportata.

La responsabile dell’esercizio commerciale riferiva che pochi minuti prima, precisamente alle ore 13:55, aveva notato il 28enne introdursi all’interno del negozio e con un movimento repentino asportare un profumo marca Giorgio Armani 4, del valore di 167,99 euro, esposto negli appositi scaffali e dirigersi verso l’esterno senza passare dalle casse. Precisava, inoltre, che l’uomo, al fine di eludere il sistema di allarme e non far scattare gli appositi sensori, faceva passare il profumo al di sopra delle barre antitaccheggio, dandosi poi a precipitosa fuga in direzione di via B. Martello.

In virtù di quanto appurato gli agenti procedevano all’arresto in flagranza del 28enne e, come disposto dal P.M. di turno della locale Procura della Repubblica, associavano l’uomo presso la Casa Circondariale. Il profumo veniva riconsegnato al legittimo proprietario.

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