Si partirà dalla riconoscibilità del patrimonio storico culturale identitario che può costituire un elemento strategico anche per l'avvio di politiche di sviluppo rurale e di marketing territoriale dei prodotti agricoli. "Partiremo subito -spiega il Presidente Gabriele Petracca- con l'individuare le aree della cosiddetta agricoltura "fragile" con marginalità incipienti o marginalità economica, quelle aree tra il rurale e l'urbano che soffrono di condizioni operative difficili ma che meritano la massima attenzione perché sono il collante del nostro paesaggio". Sono 15 i componenti dell'organo decisionale designati dai soci: Cosimo Piccione, Ernesto Toma, Federico Pastore, Francesco Massimiliano Rausa, Gabriele Petracca (presidente), Graziano Vantaggiato, Luca De Carlo (vicepresidente), Marco Marcello Niceta Potì, Mario Vadrucci, Massimo Martella, Massimo Pantaleo Candito, Michelangelo Gorgoni, Pantaleo Greco, Paolo Paticchio, Santo Ingrosso.
I comuni aderenti al Gal "Porta a Levante" sono uno straordinario viaggio nel cuore del Salento, tra mare, centri storici, laghi, oasi, città d'arte, borghi autentici, artigianato e rappresentano 190mila abitanti e il 34 % della superficie eleggibile su 2.558 chilometri quadrati escluso il capoluogo di provincia: Andrano, Aradeo, Bagnolo del Salento, Botrugno, Caprarica di Lecce, Castrignano de Greci, Castro, Collepasso, Corigliano d'Otranto, Cursi, Cutrofiano, Diso, Giuggianello, Giurdignano, Maglie, Martignano, Melendugno, Melpignano, Minervino, Muro Leccese, Neviano, Nociglia, Ortelle, Otranto, Palmariggi, Parabita, Poggiardo, San Cassiano, Sanarica, Sannicola, Santa Cesarea Terme, Scorrano, Seclì, Sogliano Cavour, Soleto, Spongano, Sternatia, Supersano, Surano, Tuglie, Uggiano la Chiesa e Vernole.