Piano Coste, doppio patto in Comune: «Lidi sempre aperti, ma sostenibili»

Piano Coste, doppio patto in Comune: «Lidi sempre aperti, ma sostenibili»
di Paola ANCORA
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Venerdì 20 Settembre 2019, 09:05 - Ultimo aggiornamento: 12:40

L'immagine dice tutto: il litorale come nuovo orizzonte della città, dove trascorrere una serata con gli amici, assistere a uno spettacolo teatrale, provare uno sport acquatico o fare una escursione con tutta la famiglia. Tutto l'anno, non solo d'estate. Per centrare questo obiettivo, il Comune scommette su due accordi specifici, da stringere uno con la Regione e l'altro con la Soprintendenza. Alla duplice intesa si lavorerà parallelamente al varo del Piano delle Coste, protagonista, a partire da oggi e per tre giorni, delle Giornate della conoscenza, cioè di un dibattito pubblico - voluto dal Comune e primo nel suo genere - durante il quale saranno squadernati, a beneficio dei cittadini, pareri, studi e strategie progettuali utilizzati per costruire l'intelaiatura del Piano.
«Il Piano Coste - dice l'assessore all'Urbanistica, Rita Miglietta - deve servire a garantire la gestione del litorale. Se non è pensato in maniera funzionale a questo obiettivo, fallisce». Da qui, la necessità di lavorare a un doppio accordo, con Regione e Soprintendenza, autorità chiamate a esaminare e dare il proprio via libera al Piano. Con il primo protocollo, da siglare con gli uffici regionali, Palazzo Carafa punta a ottenere il monitoraggio costante dell'erosione costiera, materia tutt'altro che da addetti ai lavori giacché ad essa è legata la possibilità di realizzare o meno attività imprenditoriali di diverso tipo lungo la costa.

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Con il secondo accordo, il Comune mira a disegnare insieme alla Soprintendenza un confine entro il quale gestire lo sviluppo costiero in maniera, sì, ecosostenibile - «punto principale e irrinunciabile» spiega Miglietta -, ma anche «attiva e dinamica», tanto più che una gestione elastica e rispettosa della costa è indispensabile, oggi, per recuperare decenni di abusi, di cementificazione, di sfruttamento noncurante del territorio. E lo è anche «per moltiplicare, riducendone l'ampiezza, il numero delle concessioni, offrendo nuove occasioni ai giovani della città».
«Intendiamo avviare un processo di rigenerazione paesaggistica dei manufatti balneari - prosegue l'assessore - e garantire, là dove sarà possibile, anche la loro permanenza tutto l'anno dentro il paesaggio», nell'ottica di una gestione attiva del territorio, possibile «grazie a un accordo fra istituzioni, che consentirebbe di andare oltre la normativa».
Così, per esempio, una volta che il Piano sarà stato adottato, la legge prevede che gli stabilimenti in muratura siano abbattuti. Un accordo con la Soprintendenza da un lato e, dall'altro, con la Regione - per ottenere i finanziamenti necessari - consentirebbe agli imprenditori di ricostruire le strutture secondo criteri di ecosostenibilità e di restare aperte dodici mesi all'anno, proponendo a cittadini e turisti le più varie attività.
È su questo che si gioca la partita del futuro non solo per le marine, ma per la città intera che, dal mare, trarrebbe linfa nuova per il suo sviluppo armonico e diffuso. E anche di questo si avrà modo di discutere nel corso delle Giornate della conoscenza, il cui primo appuntamento si aprirà oggi alle 10 alle Officine Cantelmo.
Le Giornate saranno animate dagli interventi del gruppo di progettazione del Piano, degli esperti che ne hanno accompagnato la redazione e dai rappresentanti delle Autorità competenti in materia, pronte a mettere a disposizione di tutti i cittadini i saperi e informazioni utili per conoscere la costa leccese e affrontare il prosieguo del percorso del Dibattito Pubblico sul Piano delle Coste, che nei successivi appuntamenti - domani e venerdì 27 settembre - vedrà confrontarsi esperti e portatori d'interesse nei Forum Tematici.

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