Discoteche chiuse e migliaia di giovanissimi a caccia di luoghi di ritrovo e divertimento. Si tratta dell'altra faccia della pandemia (e del turismo) he da settimane sta interessando vari luoghi di vacanza e che nel Salento sta creando seri problemi di ordine pubblico, non solo a Gallipoli.
Il party abusivo: da Gallipoli a Pescoluse a bordo di navette
Con i locali da ballo chiuso e le attività che chiudono uno dopo l'altra per schiamazzi notturni e assembramenti incontrollati, in centinaia si spostano da un luogo all'altro. E così lo scorso 4 luglio si sono dati appuntamento a Baia Verde e da lì, muniti di un braccialetto acquistato da alcuni Pr, si sono spinti qualche chilometro più a Sud sulla costa ionica, a Pescoluse (marina di Salve). Uno dei lidi della zona aveva organizzato una serata di musica, forse inconsapevole della quantità di gente che da lì a pochissimo avrebbe preso d'assalto la struttura. In tantissimi sono partiti proprio da Gallipoli a bordo di taxi collettivi per raggiungere il lido dove anche i lettini sono diventati banconi improvvisati per somministrare coctail e alcolici.
La chiusura del lido con sospensione della licenza
La sbornia di pubblico non è rimasta senza conseguenze, soprattutto in tempi di controlli serrati (nei giorni scorsi la Polizia si è dotata anche di droni per controllare meglio il territorio). Il sindaco di Salve Francesco Villanova ha sporto denuncia ai carabinieri dopo la diffusione delle immagini della festa abusiva: “Si tratta di un atto inqualificabile che macchia l'immagine della nostra marina - ha commentato -.