Padel, le associazioni contro il Comune di Lecce. Pronto il ricorso: «Noi penalizzati»

Padel, le associazioni contro il Comune di Lecce. Pronto il ricorso: «Noi penalizzati»
di Francesca SOZZO
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Mercoledì 21 Luglio 2021, 14:26 - Ultimo aggiornamento: 21:24

Associazioni sportive contro il Comune di Lecce. Il palasummer nato sulle “ceneri” del PalaFiere di Lecce in piazza Palio proprio non va giù alle associazioni salentine che negli anni hanno scommesso sul paddle (o padel) quale “novità” sportiva nel Salento. E ora vogliono vederci chiaro, anche annunciando azioni legali contro la scelta di Palazzo Carafa che ha causato “danni” ai centri in cui la disciplina sportiva già di pratica da anni.

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Le associazioni

Kick Off Academy SSD arl e della Kick Off srl di Lecce, della Padel Arena Lecce ASD di Calimera,  della ASD Frecce D’Arneo e della Rizzo srl di Veglie, hanno dato mandato al loro legale, l'avvocato Gianluigi Manelli perché intraprenda tutte le azioni necessarie per fermare le iniziatiche che Palazzo Carafa «sta illegittimamente ponendo in essere in loro danno», fanno sapere le associazioni.

Il legale ha già provveduto dunque a chiedere all'amministrazione comunale una copia di tutta la documentazione amministrativa sulla base della quale è stata autorizzata la realizzazione dei campi da padel e, soprattutto, è stato autorizzato lo svolgimento dell’attività.

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La nuova struttura

Il PalaFiere infatti è stato trasformato una struttura sportiva con 6 campi da padel regolamentari, di cui 5 indoor, «a discapito degli operatori del settore che non hanno fatto mancare la reazione immediata all’iniziativa che ha creato - a tutti gli effetti - un concorrente “privilegiato”», tuonano.

Secondo quanto sostenuto dalle associazioni sportive «il concessionario dell’area, infatti, ha potuto realizzare detti campi senza essere obbligato a ad osservare la disciplina urbanistica ed edilizia che, invece, hanno dovuto rispettare gli operatori economici, impegnando ingenti investimenti per l’acquisto delle aree; investimenti che rischiano di rimanere compromessi dallo svolgimento dell’attività da parte di un soggetto che non solo non ha dovuto rispettare la disciplina di zona ma neppure quella autorizzativa per lo svolgimento dell’attività – si legge nel comunicato - Attività che viene svolta presso il Palapadel come se questo fosse un vero e proprio impianto sportivo, con tanto di prenotazione per i campi, anche attraverso la app “Palestre” in uso agli aderenti che svolgono questo genere di attività, o il sito “Palasummer.it”, previo pagamento del relativo corrispettivo». Un “impianto sportivo” nato, secondo le associazioni «all’interno dell’area fieristica di Piazza Palio, ove le uniche attività ammesse dovrebbero essere appunto quelle con finalità espositiva».

 

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