Il rischio, altissimo, è di infiniti ingorghi. Da qui l’invito dei sindaci e dello stesso presidente della Provincia a incrementare le corse dei mezzi pubblici verso i lidi, rimasi orfani dei parcheggi estivi chiusi. Un problema che riguarda tutta la costa e in modo particolare Otranto.Da oggi infatti, dopo l’ordinanza del sindaco della Città dei martiri, scatta il divieto per le auto di entrare nelle pinete per raggiungere i lidi degli Alimini.
Nella zona degli Alimini 10mila posti auto in meno
Senza parcheggi (in attesa di autorizzazione paesaggistica: il 27 consiglio regionale sul nodo) vengono meno qualcosa come diecimila auto solo a Otranto. Dove andranno le auto dei bagnanti? La situazione potrebbe esplodere già in questo fine settimana, come sottolineano, allarmati, sia il Sib di Confcommercio che ha scritto al prefetto per chiedere un incontro urgente, sia Confimprese Demaniali Italia che chiede «una soluzione tampone per salvaguardare, in questo weekend, l’incolumità pubblica. Sarebbe auspicabile che le autorità, di comune accordo con i proprietari delle aree precedentemente autorizzate a parcheggio, autorizzassero l’apertura della sbarra interna alla pineta che permette quantomeno una via di esodo più agevole oltre che sicura verso la provinciale».
Si ricorda che da un unico ingresso in pineta vengono raggiunte diverse strutture (Kum Beach, Coco Bay, Universo Aeronautica, Lido Sirena, Balnearea beach, Lido dei Pini, Spiaggia Azzurra, Aqua Speed, Baia dei Turchi).
I sindaci in allerta: «A rischio la sicurezza e l'ordine pubblico»
In questa situazione, come detto, anche i comuni stanno pensando a misure straordinarie. «Potremmo immaginare di aprire al parcheggio tutte le strade di penetrazione ai villaggi di Alimini 1 ed Alimini 2 Altair con i relativi rondò liberi - spiega il sindaco di Otranto Francesco Bruni - ma non risolverebbe il problema. A questo punto è meglio potenziare il servizio di trasporto pubblico e magari incrementare anche la mobilità lenta. Ovviamente, ciò con il supporto della Provincia che potrebbe fare un coordinamento, nonché un potenziamento delle corse dei bus dall’interno del Salento verso la costa».
Il presidente Minerva: «Si potenzi il trasporto pubblico»
Una strategia che trova d’accordo il presidente della Provincia Stefano Minerva: «Qualora la Regione ce lo consentisse (è una questione di deleghe, ndr), si potrebbe potenziare il sistema di trasporto pubblico locale anche in direzione della costa». Perché il problema principale, in effetti, è quello di collegare l’entroterra al mare. A Minervino, ad esempio, il sindaco Ettore Caroppo ha già invitato la popolazione attraverso manifesti pubblici «a ridurre al minimo l’utilizzo di autovetture per raggiungere le località interessate» ma soprattutto a «privilegiare l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico». Non solo, dai manifesti Caroppo lancia un appello: «Si confida nell’intervento immediato delle autorità competenti ai fini dell’incremento adeguato del numero di corse che consentono il raggiungimento delle località interessate dall’ordinanza evitando il quasi scontato pericolo anche di ordine pubblico e sicurezza». Un estremo tentativo arriva dal consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani: «Se la Regione non interviene subito con una deroga, sarà il caos. Si rischia il parcheggio selvaggio, con ben immaginabili e gravi conseguenze sul piano dell’ordine pubblico, della vivibilità e della sicurezza. Per scongiurare questo rischio, ho presentato una mozione che impegna la giunta Emiliano a prevedere una deroga immediata all’obbligo di autorizzazione paesaggistica disposto dalla legge regionale 26/22 per i parcheggi di uso pubblico con capacità superiori a 500 posti auto». Su tale parere, tuttavia, lo stesso Ministero dell’ambiente, che ha avuto una interlocuzione con la Regione, si è espresso in maniera nettamente contraria. Impossibile concedere una deroga solo per la Puglia.
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