Morìa di fichi nel Nord Salento? «Ecco qual è il parassita responsabile»: la scoperta dell'agronomo

Morìa di fichi nel Nord Salento? «Ecco qual è il parassita responsabile»: la scoperta dell'agronomo
di Valentina PERRONE
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Venerdì 17 Settembre 2021, 17:28 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 09:57

Xylotrechus smei. Potrebbe essere lui, secondo l'agronomo salentino Vincenzo Mello, il responsabile della moria dei fichi a Guagnano e nel nord Salento. La sua ricerca è andata avanti, dopo l'avvio nel luglio scorso e i successivi sviluppi nelle settimane a seguire, giungendo al riscontro chiarificatore in grado di dare un nome, forse, secondo le analisi da lui compiute, al killer di uno dei frutti cardine dell'agricoltura salentina.

Il caso


Tutto inizia lo scorso luglio, quando l'azienda di Mello, la Tecniverde Srl, viene contattata per una consulenza fitopatologica su alcuni esemplari di fico a Guagnano, quasi completamente essiccati o in via di disseccamento, rinvenendo poi, attraverso le varie analisi «larve di Cerambicidi». Sulla faccenda era intervenuta Legambiente Puglia, che ipotizzava il «Punteruolo nero, una specie originaria di Taiwan accidentalmente introdotta in Europa», quale responsabile della moria dei fichi salentini. Ipotesi del tutto esclusa da Mello. Allertato il Servizio Fitopatologico Provinciale e consegnato il materiale a specialisti dell'Università di Foggia per studi gli studi approfonditi e di competenza, Mello ha proseguito le sue indagini.
E sulla base di quanto osservato, oggi fa sapere che il colpevole potrebbe essere «un Cerambice che presenta molte delle caratteristiche riscontrate è lo Xylotrechus smei, parassita originario del Pakistan e dell'India, che attacca molte specie arboree tropicali e paleartiche tra cui anche il Fico comune e il Gelso. Tutto il materiale raccolto precisa Mello è stato consegnato agli organi competenti per farlo esaminare da entomologi specialisti per l'identificazione certa e lo studio della specie, al fine di formulare un piano di difesa integrata. A tutt'oggi non ho ricevuto altre segnalazioni di moria di fichi in Puglia e nelle campagne del basso Salento».

Nel frattempo, secondo Mello bisognerebbe «evitare le potature drastiche, che, indebolendo la pianta, la predispongono agli attacchi di molti parassiti; ispezionare il colletto, il tronco e le branche dei fichi per scoprire eventuali fori di aerazione con emissione di rosura bruno-ocracea dovuta all'attacco di insetti e intervenire eventualmente con un filo di ferro sottile per uccidere la larva; segnalare subito la moria di piante al Servizio Fitopatologico della provincia; abbattere e distruggere col fuoco le piante disseccate.

Per quanto riguarda le possibili strategie di lotta integrata contro questi parassiti bisogna aspettare le indicazioni che verranno emanate dagli organi competenti».

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