La moglie di Carmelo Bene si riprende gli angeli dal Museo di Lecce

La moglie di Carmelo Bene si riprende gli angeli dal Museo di Lecce
di Paola Colaci
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Martedì 8 Dicembre 2015, 00:39 - Ultimo aggiornamento: 00:40
I due angeli di Carmelo Bene “riprendono il volo”: la Provincia restituisce le statue alla vedova Raffaella Baracchi. Così, a più di 13 anni dalla scomparsa del genio italiano, il Salento perde un altro pezzo di uno dei suoi “figli” prediletti. Ieri mattina la coppia di angeli in resina utilizzata dal genio di Campi Salentina come allestimento di scena per il suo “Hommelette for Hamlet” è stata caricata su un furgoncino e, fissata con corde e funi, ha lasciato per sempre le sale “Sigismondo Castromediano”.

Per molte ore sulla destinazione non si era riusciti a sapere nulla. Poi, alla fine, il mistero è stato risolto. A reclamare la restituzione dei due angeli sono state Raffaella Baracchi e Salomè Bene, rispettivamente vedova e figlia del maestro salentino. Le stesse che nel 2012 avevano concesso all’ente di Palazzo dei Celestini i costumi disegnati da Bene per cinque spettacoli teatrali.

Ma ora la Baracchi rivuole gli angeli di Bene. E all’ente di Palazzo dei Celestini non è restato altro da fare se non rispettare gli accordi e restituire le due statue in resine alla legittima proprietà. «Raffaella Baracchi, vedova Bene, da tempo ci ha chiesto la restituzione dei due angeli – fa sapere Simona Manca, delegata alla Cultura della Provincia – Le statue sono di sua proprietà ed era un suo diritto decidere di donarle al museo affinché ne usufruisse la collettività oppure richiederle indietro. Così come era un nostro dovere restituirle. E’ ovvio che dispiace ma non si poteva fare altrimenti».