Continuano le ricerche di Lucio Petronio, il medico leccese scomparso sul Pollino. Indagini sullo smartphone

Continuano le ricerche di Lucio Petronio, il medico leccese scomparso sul Pollino. Indagini sullo smartphone
di Roberta GRASSI
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Lunedì 9 Ottobre 2023, 07:12

Sono riprese ieri mattina e durate tutto il giorno le ricerche del medico psichiatra in pensione, il 70enne leccese Lucio Petronio, disperso sul Pollino, in territorio di Lagonegro (Basilicata) da venerdì. L'uomo si era recato in montagna per un'escursione con il figlio che ha dato l'allarme non appena sceso a valle, spiegando ai soccorritori di aver perso le tracce del padre appena arrivato in cima.
Intanto si cercano elementi sul cellulare dell'uomo trovato spento sabato in località Serra Crispo, non lontano dalla zona dell'ultimo avvistamento, per verificare con il sistema gps gli ultimi spostamenti di Petronio. Con il passare delle ore la speranza di trovarlo vivo si affievolisce sempre più, ed è per questa ragione che le operazioni vanno avanti incessantemente, durante le ore diurne.

Le attività si concentrano nell'area del Santuario Madonna del Pollino-Serra Crispo Il medico, ex direttore dell'Unità operativa complessa del centro di salute mentale della Asl di Lecce, è alto 1,75 metri, ha i capelli rasi e gli occhi celesti, indossa un giubbino arancione e ha con sé uno zaino rosso. Sul posto sono al lavoro anche i cani molecolari. Il soccorso alpino Basilicata torna a chiedere la massima collaborazione di coloro che attraverseranno i sentieri dell'area interna del Parco. Sul posto anche mezzi aerei e terrestri dei vigili del fuoco, dei carabinieri, dei carabinieri forestali.
Come si diceva, Petronio, grande appassionato di montagna ed esperto conoscitore dei sentieri del Parco del Pollino, si era recato sul posto insieme al figlio.

Con l'attrezzatura adatta si parte da valle per raggiungere la vetta. Un percorso difficoltoso, sì, ma in grado di svelare paesaggi suggestivi per chi ama la natura selvaggia.

Il racconto del figlio

Una volta arrivati in cima, il 70enne è sparito. Il figlio ha spiegato di averlo perso di vista e di non essere più stato in grado di localizzarlo. È tornato a valle e ha lanciato l'allarme, le ricerche sono partite immediatamente e vanno avanti da giorni senza sosta. Si ipotizza un malore, non si esclude che Petronio possa avere bisogno di assistenza. E più passa il tempo (tre le notti trascorse), si teme che possa essere accaduto qualcosa di grave. Lo smartphone rintracciato sabato era naturalmente spento. Sarà importante verificarne il contenuto, con particolare riferimento alla gelolocalizzazione per avere contezza di eventuali spostamenti nella zona. Il ragazzo è stato più volte ascoltato dai carabinieri che dal suo racconto hanno sperato di trarre elementi utili a restringere il campo e far convogliare le ricerche in un luogo preciso.
Segue con apprensione l'evolversi della vicenda, da quanto emerge. A Lecce, amici e affetti cari attendono notizie, nella speranza che l'epilogo della vicenda possa ancora essere lieto nonostante il tempo trascorso e le condizioni estreme.
 

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