Lecce, tutti gli uomini (e le donne) del sindaco

Lecce, tutti gli uomini (e le donne) del sindaco
di Francesca SOZZO
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Domenica 23 Luglio 2017, 06:40 - Ultimo aggiornamento: 18:22
Saperi, competenze, sensibilità, esperienze, relazioni e consenso. Sono questi i parametri che hanno guidato il sindaco Carlo Salvemini nella scelta della squadra di governo che lo affiancherà nella sua legislatura.
Cinque uomini e quattro donne: giunta a nove con tre esterni, tutte donne, che il sindaco ha presentato ieri mattina in una conferenza stampa aperta alla cittadinanza all’Open Space. Lunedì il decreto di nomina, un atto formale e poi tutti al lavoro. «So che queste decisioni sconteranno un deficit di consenso, c’è chi non si riconoscerà, chi avrebbe voluto altri nomi, chi contesterà i criteri. È normale e fisiologico che sia così - ha dichiarato Salvemini -. Qualunque provvedimento politico amministrativo contiene in sé una quota di dissenso. Compito della politica e delle leadership che la esprimono è quello di saper vivere le scelte con serenità. L’importante è assumere le decisioni sentendosi liberi e facendosi guidare solo dalla propria coscienza. È quello che io ho fatto».
Resteranno nelle sue mani deleghe importati: Mobilità, Bilancio e tributi, Rapporti con le società partecipate, Rapporti con l’Università e Qualità della vita.
Al suo vice sindaco, Alessandro Delli Noci, classe ‘82, ingegnere nella vita, il sindaco ha affidato Programmazione strategica, Lavori pubblici, Edilizia scolastica, Edilizia sportiva, Politiche energetiche, Trasparenza, Legalità e Organizzazione amministrativa, Innovazione tecnologica e Agenda digitale.
Giunta a nove, dicevamo: tre della quattro donne presenti nel governo cittadino sono esterne. A cominciare da Antonella Agnoli, professionista veneta, consulente bibliotecaria, membro del Consiglio Superiore dei Beni Culturali e Paesaggistici, che entra in giunta in quota Salvemini. Sarà lei ad occuparsi di Cultura, Creatività e Valorizzazione del patrimonio. Una sfida che ha deciso di accettare anche perché è la prima volta che accade che un sindaco le chieda di far parte integrante della squadra.
Sarà invece Patrizia Guida, indicata dal vicesindaco, l’assessore alla Pubblica istruzione, Europa e Cooperazione internazionale. Docente di Letteratura italiana contemporanea presso la Facoltà di Lettere, Filosofia Lingue e Letterature Straniere e dottore di ricerca in Italianistica, già da domani mattina sarà al lavoro. E forse non è un caso che la delega ai rapporti con l’Università non sia stata data a lei, moglie dell’ex rettore Domenico Laforgia, considerato il lacerante scontro vissuto negli ultimi anni nell’ateneo salentino.
La terza donna esterna è Rita Miglietta, architetto e professionista fidata dello stesso sindaco. Come già anticipato, alle sue mani sono state affidate le Politiche urbanistiche e strategiche, la Rigenerazione urbana, le Marine, l’Innovazione sociale, il Verde pubblico, il Social Housing, l’Edilizia Privata e la Valorizzazione del patrimonio pubblico.
La quarta donna in giunta è Silvia Miglietta, vice direttrice commerciale in una catena di grande distribuzione e prima degli eletti nella lista Lecce città Pubblica. Alla prima esperienza politica, Miglietta di occuperà di Politiche attive del lavoro, Pari opportunità, Diritti civili, Programmazione e gestione dei servizi sanitari, Tutela della salute, Politiche giovanili, Tutela degli animali, Volontariato.
 
Due gli assessorati al Partito Democratico. Sergio Signore, consigliere comunale uscente e il più votato alle urne con oltre mille voti, dirigente regionale presso settore Agricoltura, sarà assessore ai Rapporti con i quartieri, Sicurezza, Polizia municipale e Protezione civile, Servizi demografici ed elettorali, Servizi cimiteriali. Il capogruppo uscente del Pd, Paolo Foresio, giornalista e speaker si occuperà di Turismo, Politiche sportive, Sviluppo economico, Attività produttive, artigianali e commerciali, Agricoltura e Spettacolo.
Anche “La Puglia in Più” avrà un suo assessore: è il medico otorinolaringoiatria dell’Asl Saverio Citraro a cui vanno gli assessorati del Welfare, Coesione sociale, Politiche abitative, Accoglienza, Integrazione, Accessibilità;
In quota Udc, partito che ha sostenuto Alessandro Delli Noci - poi apparentatosi con Salvemini - invece siederà in giunta l’avvocato Carlo Mignone, a cui vanno Ambiente, Igiene e decoro urbano, Affari generali.
«La Giunta che rappresento è composta da donne e uomini che delego, in base a un rapporto fiduciario, alla responsabilità politica di alcuni settori. A loro chiedo di lavorare con impegno, passione, dedizione, creatività, rigore e sobrietà. Ricordando loro che per far bene dobbiamo quotidianamente coltivare il coraggio dei guerrieri, la pazienza dei monaci, l’immaginazione dei bambini».
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