Titoli falsi per ottenere un buon piazzamento in graduatoria ed essere assunti nelle scuole: 42 persone tra cui collaboratori scolastici e aspiranti insegnanti, quasi tutti in arrivo dall'area del basso Salento, sono state raggiunte da un avviso di conclusione delle indagini preliminari con 28 capi d’imputazione. Avrebbero truffato il Miur per ottenere incarichi di supplenza a tempo determinato per il ruolo di collaboratore scolastico e quindi riconducibile al personale Ata.
Il metodo utilizzato
Gli indagati, secondo l'accusa della procura di Lecce, avrebbero poi trovato impiego a scuola, in Puglia e anche fuori regione. Ottenendo così, come conseguenza, una retribuzione non spettante in danno del ministero dell'Istruzione. L'avviso riporta la firma del pm titolare dell'inchiesta, Maria Consolata Moschettini. Le accuse, quindi, sono di truffa e falso ideologico.