Offese a sfondo sessuale all’assessora. Miglietta: «Denuncerò gli autori dei post, la degenerazione va fermata»

L'assessora Rita Miglietta
L'assessora Rita Miglietta
di Paola COLACI
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Domenica 7 Gennaio 2024, 20:56 - Ultimo aggiornamento: 9 Gennaio, 07:53

La sollecitazione più che esplicita a fornire prestazioni di natura sessuale. Poi a rincarare la dose frasi insultanti del tenore di: “se è femmina mi prenoto pure io”. Infine reaction con faccine ammiccanti e “mi piace”. Commenti di un’inaudita violenza verbale e una gogna social a sfondo sessuale ai danni dell’assessora comunale all’Urbanistica, Rita Miglietta. «Denuncerò gli autori dei post, la degenerazione va fermata», ha detto l'assessora.

Le offese sui social


L’attacco è stato sferrato nel primo pomeriggio di oggi. A fornire il pretesto per la gogna social alcuni scatti pubblicati su Facebook che ritraggono le barche tirate in secca nei pressi della darsena di Frigole. E un post: “Lega Navale Italiana. Cosa c'è di strano in queste foto”. Poi decine di commenti e reazioni di cittadini sullo stato dell’arte del porticciolo dopo l’ordinanza di sgombero emessa dalla Capitaneria di porto nei confronti della Lega navale. Infrastruttura per la quale - tra intoppi e lungaggini burocratiche - sin attende ancora la piena operatività. E stando al timing di Palazzo Carafa l’opera dovrebbe essere riconsegnata entro quest’anno.
Un differimento dei tempi che qualcuno ha utilizzato a pretesto per colpire l’assessora titolare della delega all’Urbanistica. Non critiche e polemiche nel merito della questione, tuttavia. Ma volgarità, allusioni e riferimenti a pratiche sessuali a opera di un gruppetto sparuto di soggetti alcuni dei quali già in passato o attualmente impegnati nella politica cittadina. Commenti che hanno scatenato un’ondata di indignazione tra gli stessi utenti dei social, innanzitutto. Ma sulla questione sono intervenuti anche gli amministratori di Palazzo Carafa.

«La violenza contro le donne nasce e si alimenta da questi commenti volgari e beceri che considerano queste oscenità battute tra amici di cui ridere ogni tanto per vivere una vita più serena. Sono schifata e indignata. Penso alle vostre mogli figlie sorelle madri, se fossero loro destinatarie di questi scherzi tra uomini, come li considerate, non sono sicura che vi verrebbe da ridere. Non vi meravigliate se in Italia una donna ogni due giorni viene uccisa, questo è il substrato culturale nel quale prolifera la violenza. Vergognatevi» ha tuonato l’assessora comunale al Welfare, Silvia Miglietta. 
Ad annunciare azioni legali nei confronti degli autori del post la collega delegata alla Cultura, Fabiana Cicirillo: «Credo fermamente che qualunque sia l'opinione e il dissenso, manifestarlo così è violento, oltraggioso e barbaro nei confronti di chiunque. Farne poi uno strumento di dileggio nei confronti di una donna è il chiaro sintomo di come la subcultura di cui si nutrono alcune persone è la base su cui si innestano violenza e barbarie. Noi avvieremo le azioni che riterremo opportune, ma resta un grande disgusto nei confronti di questi squallidi leoni da tastiera».
Stessa denuncia che è pronto a presentare il gruppo Lecce Città Pubblica. «Questo schifo sarà perseguito in sede penale e chi si è reso autore di questi comportamenti ne risponderà.

I legali hanno già avuto mandato - tuona il consigliere, Gabriele Molendini - Ora è il momento di tracciare una linea. Perché quando discutiamo di femminicidi, di violenze sulle donne, ricordiamoci che prima vengono sempre comportamenti di questo genere. Situazioni in cui una donna, se fa politica, se ha un ruolo nelle istituzioni, viene insultata e apostrofata sessualmente in quanto donna».



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