Furto a San Matteo: denunciato il ladro

Furto a San Matteo: denunciato il ladro
2 Minuti di Lettura
Venerdì 1 Settembre 2017, 05:35 - Ultimo aggiornamento: 19:15
Dopo avere rubato le offerte dall’ufficio del parroco, si era dileguato badando a coprirsi il volto con le mani, non certo per la vergogna quanto piuttosto per evitare che la sua faccia venisse immortalata dalle telecamere disseminate per le vie della città. Così facendo, sperava di non essere riconosciuto, ma gli è andata male: “tradito” da alcuni fotogrammi, è stato rintracciato e denunciato prima che potesse spendere il ricco bottino.
È stato individuato dopo appena pochi giorni l’autore del maxi furto compiuto domenica scorsa all’interno della Chiesa di San Matteo, nel centro storico di Lecce, dove un individuo solitario si era introdotto furtivamente per poi dileguarsi con circa 15mila euro in contanti, frutto delle offerte accumulate negli anni, grazie alle donazioni degli sposi e dei fedeli della parrocchia.
Si tratta di un 39enne di Galatina – F.G. le sue iniziali, con svariati precedenti penali e giudiziari alle spalle – denunciato in stato di libertà con l’accusa di furto, al termine di un’indagine lampo condotta dagli investigatori della Squadra mobile di Lecce.
I fatti risalgono al primo pomeriggio di domenica scorsa, quando erano circa le 14. Introdottosi in chiesa dall’uscita posteriore che affaccia su Corte dei Castromediano, l’uomo – che sapeva muoversi all’interno della struttura religiosa, avendo in passato lavorato proprio nella parrocchia - si era quindi diretto verso l’ufficio del sacerdote, entrandovi dopo avere mandato in frantumi il vetro della porta d’ingresso. Dunque, trovati i soldi all’interno di un mobile, si era allontanato attraverso l’uscita principale di via dei Perroni.
Fondamentali per l’individuazione del ladro si sono rivelate le registrazioni effettuate dalle numerose telecamere di sicurezza presenti nella zona, dalle quali gli investigatori sono riusciti a risalire alle fattezze del furfante, sebbene – come detto – si fosse allontanato coprendosi il volto con le mani, consapevole della presenza di tanti “occhi elettronici” che avrebbero potuto riprenderlo e consentire la sua identificazione.
A riconoscerlo è stato anche lo stesso sacerdote, dal quale il 39enne si era recato alcuni giorni prima del furto, per chiedere un piccolo aiuto economico. Davanti all’offerta ritenuta troppo esigua, però, si era innervosito e si era mostrato contrariato, palesando una certa urgenza nel reperire altro denaro.
Ottenuto il decreto di perquisizione nei suoi confronti, gli uomini della Squadra mobile – con la collaborazione dei colleghi del commissariato di Galatina - mercoledì pomeriggio hanno fatto irruzione in un’abitazione abbandonata nella disponibilità di F.G., rinvenendo tutto il denaro rubato dall’ufficio del parroco, nascosto dentro una scatola per scarpe, nonché le buste delle varie donazioni, che erano state strappate e cestinate per eliminare ogni prova. L’intera somma è stata restituita al parroco, che ha ringraziato la polizia per l’impegno profuso ed il successo dell’operazione. Il 39enne, invece, è stato denunciato per furto: prima della giustizia divina, sarà costretto ad affrontare quella terrena.
© RIPRODUZIONE RISERVATA