Mi apro o non mi apro? Questo il dilemma, e allora faccio che mi apro a metà. Ma nel frattempo c’è chi rimane sequestrato in casa per qualche ora.
Ha avuto un attacco di tipo shakespeariano il passaggio a livello che si trova a Sannicola in Contrada La Maestà e che si trova al centro tra quello della zona di Santa Teresa e l’altro della strada che da Sannicola porta a Lido Conchiglie. Si tratta di un’area dove insistono molte strutture ricettive di alto livello ma che puntualmente si trovano a fare i conti con i disservizi provocati da queste barriere che troppo spesso determinano interminabili attese. In particolar modo da quando sono diventate elettroniche. E allora residenti e turisti si trovano bloccati, senza poter oltrepassare la sbarra per andare al mare, al lavoro oppure semplicemente al bar a prendere un caffè.
L'ultimo episodio ieri
Ieri pomeriggio l’ennesimo disservizio quando la persona che vive al di là della barriera e che deve assolutamente superarle per poter uscire da casa, si è ritrovato per ore ad osservare che una sbarra era chiusa ed una aperta. E la domanda sorge spontanea.
Qualcuno dall’altra parte del telefono gli ha pure risposto : “Non si preoccupi se il treno sente l’anomalia si ferma”, qualche altro: “ma no è già passato”, ma intanto il problema erano proprio le sbarre che se ci fosse stato il buon vecchio casellante avrebbe risolto in pochi minuti. Insomma una storia infinita durata ore fino a quando finalmente non sono arrivati alcuni operai e hanno sistemato il guasto dissequestrando, di conseguenza il malcapitato che vive al di là della sbarra, ma che comunque non è il solo.
I precedenti
Non è la prima volta che a Sannicola, dove insistono ben sei passaggi a livello per un paesino di meno di 6000 abitanti, accadono disservizi di questo tipo. Come accade pure che si attenda anche 25 minuti per l’apertura della sbarra, per esempio in quello di Chiesanuova, passaggio a livello strategico che immette sulla via per Gallipoli dove tanta gente si reca per lavoro.