Acqua e vento squassano il Salento: danni a città e campagne

Un pino crollato su una casa a San Cesario di Lecce
Un pino crollato su una casa a San Cesario di Lecce
di Redazione
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Venerdì 7 Ottobre 2016, 12:04 - Ultimo aggiornamento: 19:45

Bombe d'acqua, grandine e trombe d'aria hanno letteralmente investito la penisola salentina, portando allagamenti e devastazione sia nei centri abitati sia nelle campagne. Da Lecce a Gallipoli, Copertino, Veglie, Cavallino, si contano ingenti danni alle cose, con scene apocallittiche di piazze e strade prese in ostaggio dall'acqua, e sottopassaggi che hanno raggiunto un livello dell'acqua in grado di inghiottire letteralemente un'auto. Nelle campagne invece la furia del vento si è abbattuta soprattutto su alberi e muretti a secco, spezzando tronchi e sradicando persino alcuni ulivi secolari.
La prima mattinata da incubo per l'hinterland leccese
(di Francesca Pastore)

Cavallino, Lizzanello, San Cesario, Lequile e San Donato. In particolare a Cavallino sono caduti sotto la furia del vento muretti di recinzione, lastre di ethernit e alberi di pino, interessata soprattutto l’area del giardino della scuola media. Stesse scene anche a San Cesario dove grandi arbusti sono stati sradicati nel terreno un po’ ovunque, danneggiamenti si sono registrati nell’ospedale, dove il controsoffitto della palestra di Riabilitazione cardiologica ha ceduto “ma – sottolinea il sindaco Andrea Romano - senza provocare alcuna conseguenza alle persone, tre grandi pini sono caduti nel giardino della fondazione Semeraro che ospita un centro diurno per minori e ulivi all’incrocio davanti all’ospedale Galateo, altri sei invece sono caduti nel cimitero e un albero secolare nell’ex distilleria De Giorgi”.  Vigili del fuoco all’opera e danni, ma per fortuna meno gravi, anche a Lequile e a San Donato. 

 
Violento nubifragio a Veglie e Leverano: danni anche alle serre
(di Fabiana Pacella)
Nel centro abitato di  tra il calvario e via fratelli Bandieri una potente tromba d'aria si è abbattuta su strada, piazza, abitazioni ed esercizi della zona. Gravi danni alle pensiline del pub "Gianna Rock", ad insegne e vetrate dei un parrucchiere  e alla pasticceria poco distante. La violenza della natura ha buttato giù anche il muro di cinta della vecchia cantina, sollevando coperture in eternit. Danneggiate numerose auto. Nessuno per fortuna è rimasto ferito. La furia della aria di e poi spostata a Leverano, dove sono state intaccate pesantemente molte
serre, in località Perruzzi dove l'inferno di acqua e vento si è abbattuto a numerose strutture contenenti piante, frutta e fuori, letteralmente sventrate.
A Squinzano, strade come fiumi: e c'è chi le guada scalzo
(di Bernardetta Pennetta)
Un acquazzone iniziato intorno alle 10.30 di questa mattina e durato poco più di dieci minuti ha letteralmente sommerso la principale via del paese, via Brindisi, creando diversi disagi. Un appuntamento fisso ormai per i cittadini, pronti e rassegnati a dover attendere il deflusso delle acque piovane. Ma questo solo nel caso in cui la pioggia smetta di abbattersi. Altrimenti l'attesa si fa più lunga e con essa i problemi aumentano. A metà strada di via Brindisi un pezzo di un canale dell'acqua posto su un edificio si è staccato andando a finire al centro della strada per poi galleggiare da una corsia all'altra. Un pericolo a tutti gli effetti per i mezzi in transito in quel tratto già abbondantemente allagato. Sempre sulla stessa via un anziano signore con la sua bicicletta ha pensato bene di evitare l'attesa del deflusso togliendosi scarpe e calzini e risvoltandosi i pantaloni per poter attraversare la strada. Nel giro di un'ora la situazione si è ripristinata. Ma si teme che la storia si ripeta, sicuramente con altri scenari, alla prossima bomba d'acqua.   
Anche Parabita in ginocchio per la devastante tromba d’aria
(di Daniela Palma)
Una tromba d'aria abbattutasi sul territorio comunale intorno alle 10.30 di questa mattina. Alberi secolari sradicati, cartelloni pubblicitari abbattuti, solai divelti, danni ingenti nel cimitero monumentale e in tutti i quartieri cittadini, nessuno escluso. Solo alcuni delle conseguenze dovute ad una raffica di vento improvvisa che ha provocato danni anche all’interno di alcune abitazioni, fino a sfiorare la tragedia. Una donna, all’interno del cortile di casa, è stata sfiorata da grossi tubi metallici trasportati da un cantiere limitrofo dalla furia devastatrice del vento. Per lei, fortunatamente, nessuna conseguenza. In un altro caso è stata smantellata perfino la porta vetrata di un’immobile. E la conta dei danni è ancora tutta in divenire. Tra via Tolstoj, via S. Pasquale e via Trento si è abbattuta una grossa copertura in ethernit. Sul posto sono intervenute immediatamente le ditte specializzate nella rimozione dell’amianto per la bonifica dei siti, insieme agli uomini della Polizia Muncipale e ai corpi di Protezione Civile, tutt’ora al lavoro per smaltire le numerose segnalazioni che stanno intasando i centralini delle forze dell’ordine. 
 

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