L'ultima lettera di Julie: «Mi manca il mio Pierre». Ma nemmeno la famiglia sa a chi sia

La studentessa morta suicida a Lecce
La studentessa morta suicida a Lecce
di Roberta GRASSI
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Sabato 28 Ottobre 2023, 19:19 - Ultimo aggiornamento: 31 Ottobre, 20:34

La salma di Julie ha lasciato l’Italia per tornare a casa, in Francia. Lì dove l’attendono i famigliari e tutti coloro che le volevano bene per il funerale. È stata attivata una raccolta fondi per sostenere i parenti anche nella vicenda giudiziaria: sulla pagina dedicata sono numerosissimi i messaggi di cordoglio. 

Studentessa morta suicida a Lecce, proseguono le indagini


Intanto proseguono le indagini su quanto accaduto a Lecce tra il 18 e il 22 ottobre, il giorno in cui la studentessa francese è stata trovata senza vita nel suo alloggio di via Pappacoda, al rione San Pio di Lecce. Suicidio, secondo quanto appurato: la ragazza aveva un laccio al collo, agganciato all’armadio.

Nessun segno di colluttazione. Il 19 ottobre Julie era stata accompagnata in ospedale, al Vito Fazzi, da due mediatrici linguistiche. Aveva parlato di presunti abusi subiti. Ma non aveva voluto né denunciarli, né farsi visitare. Aveva firmato dimissioni volontarie.

Indagato un 19enne di Brindisi

I poliziotti della Squadra mobile di Lecce hanno poi accertato che la notte precedente l’aveva trascorsa con un 19enne della provincia di Brindisi che, come atto dovuto per l’esecuzione degli accertamenti tecnici irripetibili, è stato iscritto nel registro degli indagati per violenza sessuale e per istigazione al suicidio. 
Un rapporto consenziente, secondo la versione del giovane, che è pronto a farsi ascoltare dagli inquirenti, assistito dal suo avvocato Aldo Gianfreda. Preceduto da una lunga passeggiata in presenza anche di un’amica della 21enne, di nazionalità bielorussa.


In mano agli investigatori che continuano a compiere verifiche, in attesa degli esiti degli esami disposti dalla pm Maria Rosaria Petrolo (sui telefoni e in relazione alla presenza di materiale biologico non appartenente alla studentessa sul suo corpo), c’è la lettera che Julie ha scritto prima di scegliere di farla finita. 
«Ero triste per una cosa accaduta due giorni fa». Infine domenica, l’ultimo scritto, indirizzato ai genitori: «Penso che sia arrivato il momento di fermarmi qui, non ne posso più, mi dispiace mamma e papà. Mi manca il mio Pierre che amo, mi dispiace per tutti coloro che ho incontrato. Mi dispiace per Julie, e soprattutto Leo. Vi amo, non è colpa di nessuno, perché mi avete tanto amata, ma non ci riesco più, non riesco ad accettare ciò che mi è successo, è troppo difficile per me rimanere sola. Vi amo, soprattutto Pierre. Sono triste».

Si cerca Pierre

Un biglietto d’addio che i poliziotti, i vigili del fuoco e il personale sanitario del 118 hanno trovato accanto al corpo. Nessuno, neppure i famigliari che sono stati ascoltati a lungo giovedì mattina, hanno saputo dire qualcosa in più su Pierre, la persona citata. Agli uomini in divisa hanno parlato di pregressi problemi di Julie, una fragilità nota che tuttavia mai li avrebbe condotti a ipotizzare un epilogo tanto drammatico. 


Alcuni amici di famiglia della madre e del fratello maggiore della 21enne, tornati in Francia venerdì, hanno avviato una raccolta fondi per sostenere la famiglia nelle spese per la cerimonia funebre e per le questioni giudiziarie che dovranno ancora essere affrontate. Il trasporto è stato gestito dalla agenzia Funeral center, di Lecce. 
Sul web, anche un messaggio per la giovane, dal suo prof dell’Università di Lille: «Era una ragazza molto intelligente - scrive - penso a lei e mi ricordo la sua gentilezza».

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