Gallipoli, strappano la collanina a un 17enne mentre balla: rapina in discoteca

Gallipoli, strappano la collanina a un 17enne mentre balla: rapina in discoteca
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Mercoledì 22 Giugno 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 21:04

Gli hanno strappato dal collo la catenina d’oro avuta in regalo dal padre. Procurandogli anche una evidente abrasione al collo, curata poi in ospedale. Vittima un ragazzo leccese di 17 anni, nel corso della nottata trascorsa in una discoteca di Gallipoli
Vittima lui e vittime anche altri coetanei: alla pattuglia dei carabinieri del Radiomobile fatta intervenire dalla madre del ragazzo arrivata da Lecce in fretta e furia, si sono avvicinati alcuni teen-ager per lamentare di essere stati rapinati chi del bracciale, chi, anche loro della collanina. 

Zero indizi sugli autori

Nessuno ha saputo fornire indizi sugli autori, certo è che si tratta di uno o più giovani armati di destrezza ed esperienza: rapidi e invisibili fra le luci soffuse della discoteca, capaci di mimetizzarsi e confondersi perfettamente con chi invece vuole solo trascorrere una nottata a ballare, divertirsi e flirtare.
Indagano i carabinieri, dopo la denuncia presentata dalla madre del ragazzo che ha chiesto l’acquisizione dei filmati dell’impianto di videosorveglianza puntato sulla pista. Che peraltro ha segnalato altre circostanze: «Ragazzine di 13 anni prese di peso e lasciate sul marciapiedi ubriache ed incoscienti, steward che di quello che accade nella discoteca non se ne importano nulla e restano lì impassibili sull’ingresso. Non è questo un comportamento che può garantire sicurezza e incolumità ai nostri ragazzi. Ed a noi genitori di stare tranquilli a casa sapendo che i nostri figli sono in un posto sicuro ed in buone mani. Dopo avere presentato denuncia ai carabinieri scriverò al prefetto: i locali con accesso al pubblico devono garantire l’osservanza delle regole.

E lì dentro, in quella discoteca di Gallipoli, non lo fanno».

I fatti


Era circa le 2.30 della notte fra domenica e lunedì quando questo ragazzo stava ballando sulla parte della pista attorno al bar e si è sentito tirare all’indietro: uno strattone seguito immediatamente alla sensazione di bruciore al collo. Poi il rumore di qualcosa di metallico caduto a terra: la croce della catenina d’ora. 
L’ha recuperata, la croce. Della catenina nessuna traccia. Come se si fosse volatilizzata. E nessuna traccia evidente di chi avrebbe potuto avvicinarsi tanto da allungare il braccio, afferrarla e strapparla via. Come se quella rapina non si fosse mai consumata. Chi ballava attorno a lui non ha battuto ciglio, ha fatto come se non si fosse accorto di nulla. O come se non avesse fatto nulla. 
Disorientato, il ragazzo prima si è rivolto agli amici con i quali, 4-5 tutto, aveva preso la navetta da Lecce attorno alle 22.30 per raggiungere Gallipoli. Un rapido giro per la pista nella speranza di trovare la catenina a terra o di vederla nelle mani del rapinatore e in breve sono svanite le speranze di ritrovarla ed è subentrata la frustrazione di avere perso un regalo ricevuto dal padre e cui ci teneva tanto da indossarla solo sotto le magliette per non metterla troppo in mostra.

La chiamata al 112


La chiamata al 112 ha raggiunto sì il risultato di fare arrivare una pattuglia, ma due soli carabinieri non avrebbero potuto fare nulla per individuare gli specialisti nel rapinare i ragazzi in una discoteca con ancora centinaia di ragazzi all’interno.
Saranno le indagini a cercare di risalire agli autori e la prefettura valuterà se ci siano o meno le circostanze per avviare accertamenti sulla vendita di alcol ai minori e per capire anche se è vero che chi ha alzato troppo il gomito venga abbandonato sul marciapiede piuttosto che attendere i soccorsi dei sanitari in un luogo protetto e sicuro. Quelle sale relax di cui tanto si è parlato, che servirebbero a calmare chi è andato troppo su di giri prima di rimettersi al volante per rientrare a casa.

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