Cadavere nel bidone, la Tac rivela: strangolato e in parte sciolto nell'acido

Cadavere nel bidone, la Tac rivela: strangolato e in parte sciolto nell'acido
di Erasmo MARINAZZO
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Lunedì 6 Febbraio 2017, 11:35

Strozzato con una corda e sciolto parzialmente nell'acido. La Tac eseguita questa mattina sul corpo dell'uomo trovato rinchiuso in un bidone nella notte di martedì della scorsa settimana a Gallipoli ha rivelato che ci sono tracce di immersione del cadavere nell'acido, perché sono stati cancellati i tratti somatici e parte dei rilievi sul corpo della vittima. Inoltre sul collo risultano segni profondi di taglio, come se fosse stato strozzato. E ciò sarebbe compatibile con la corda trovata nel bidone metallico insieme con i resti umani.

Potrebbe trattarsi (ma la certezza su questo aspetto le analisi ancora non l'hanno fornita) dell'ambulante marocchino Khaled Lagruidi, 41 anni, scomparso il 23 giugno dell'anno scorso e che aveva rapporti con la famiglia Barba di Gallipoli.
 

 

Marco Barba, 43 anni, ex collaboratore di giustizia con alle spalle una condanna a 25 anni e 5 mesi di reclusione per due omicidi di mafia commessi quando era ancora minorenne, ora in carcere per estorsione ed armi, in quest'ultima vicenda é indagato per omicidio volontario, distruzione e occultamento di cadavere. Sua figlia Rosalba risponde di concorso nell'occultamento di cadavere. E' stata lei a far ritrovare il corpo e ad accusare il padre di averla costretta ad aiutarlo a uccidere Khaled Lagruidi.

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