Trova la famiglia del donatore del rene e si presenta in chiesa: «Sono viva grazie a Cristian»

Il murale realizzato per ricordare Cristian Calignano
Il murale realizzato per ricordare Cristian Calignano
di Giuseppe TARANTINO
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Venerdì 20 Ottobre 2023, 18:58

Riesce a rintracciare la famiglia del donatore del rene che l’ha salvata e si presenta in chiesa nel corso della cerimonia di commemorazione del ragazzo: «Sono ancora viva grazie al rene di Cristian».
Una donna di Taranto, di 62 anni, che lo scorso anno si è sottoposta a trapianto del rene, è riuscita a risalire, grazie all’intuito e ad una catena di relazioni, informazioni e ipotesi, poi confermate, all’identità di Cristian Calignano di Nardò, deceduto lo scorso anno dopo un malore a soli 40 anni, e alla famiglia del ragazzo che aveva acconsentito ad una donazione multiorgano. E ad un anno esatto dalla scomparsa di Cristian, senza violare le rigide regole di privacy che ci sono intorno alla donazione degli organi, ha deciso di andare a rendere omaggio a Cristian e a ringraziare i familiari che con la loro decisione hanno permesso a lei e ad altri pazienti riceventi, di continuare a vivere.

Le "ricerche" per risalire al donatore 

A quanto pare, il giorno dell’intervento di trapianto le avrebbero detto che il rene era arrivato da un giovane donatore di Nardò, da poco scomparso. Le circostante e i tempi coincidevano e così, è arrivata l’intuizione: Cristian poteva essere il suo donatore. Aiutata anche dalle figlie e dalle loro amiche, che hanno cercato contatti e legami tra Taranto e Nardò, la donna è riuscita ad avere la conferma. Così, il 10 ottobre scorso, accompagnata dal marito, ha raggiunto Nardò dove, nella chiesa della Santa Famiglia, si celebrava la messa in suffragio di Cristian alla quale partecipava tutta la famiglia del giovane e tanti suoi amici.
Al termine della funzione religiosa la donna si è avvicinata ai genitori del 40enne, si è presentata e li ha ringraziati.

Sono stati attimi di silenzio, sorpresa e poi di fortissima commozione che si è sciolta in lacrime e in un lungo e profondo abbraccio tra i genitori e la sorella di Cristian e la donna.

Cristian, l'artista di street art scomparso per la talassemia

Cristian Calignano, detto “Ciro”, artigiano e creativo di Nardò, conosciutissimo a Nardò, in prima linea per i diritti civili, è morto a 40 anni il 9 ottobre dell’anno scorso, dopo un malore accusato qualche giorno prima. La corsa in ospedale dei familiari che lo avevano trovato esamine, si era rivelata inutile, nonostante il ricovero nel reparto di Rianimazione dell'ospedale “Vito Fazzi” a Lecce, a causa di una emorragia celebrare spontanea. Dopo il decesso, furono donate le cornee, i reni e il fegato, organi che stanno permettendo a diverse persone di condurre una vita normale. Cristian era affetto da una grave malattia ereditaria del sangue, la talassemia, e aveva sempre rivendicato il suo diritto di affermarsi e lavorare e per questo motivo aveva sempre rinunciato a forme di assistenzialismo, che pure la sua condizione gli permetteva, e aveva preferito impegnarsi nel lavoro autonomo di artigiano e creativo e di artista di “street art”.

Il murale per ricordarlo

Pochi giorni dopo la sua morte, un murale anonimo in sua memoria comparve nel centro storico, su un muro di via Michele Personè, nei pressi di piazza Salandra e della Cattedrale. Il murale, realizzato durante l'incursione notturna, raffigura proprio Cristian Calignano all’opera, intento a disegnare il suo autoritratto. Proprio alcuni giorni prima di morire, Cristian aveva realizzato un murale contro il bullismo su una parete di un ufficio comunale.

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