Commercio, Pug e sviluppo: la città vista dai candidati

Commercio, Pug e sviluppo: la città vista dai candidati
di Paola ANCORA
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Sabato 22 Aprile 2017, 13:59 - Ultimo aggiornamento: 18:25

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[/FIRMA]Sei candidati sindaco e una sedia vuota. Quella che Mauro Giliberti, ieri invitato al confronto organizzato dalla testata web “Leccesette” al teatro Paisiello, ha preferito non occupare, declinando l’invito e rifiutando di partecipare.
«Spero venga, perché i cittadini hanno diritto di fare una scelta consapevole» ha incalzato in apertura Alessandro Delli Noci, candidato sindaco per Udc e movimenti, duro anche nel rispedire al mittente, pur con garbo, l’invito dei moderatori a non citare l’assente, impossibilitato a rispondere. «Lui rappresenta orgogliosamente l’amministrazione uscente - ha aggiunto Delli Noci - da cui è sostenuto e dobbiamo partire dal lavoro svolto e creare una nuova proposta di città per cambiarla».
«Duole la sedia vuota – ha rincarato Carlo Salvemini, in campo per il centrosinistra – perché il confronto è democrazia. A Mauro dico che la pressione della campagna elettorale, nella competizione fra candidati, è nulla rispetto a quella che attende un sindaco una volta eletto. Se vuole provarci, ci si deve abituare».
Applausi in platea al fischio d’inizio e via al confronto, moderato da Maria Grazia Maci e Mauro Bortone, tradotto in tempo reale per gli audiolesi e arricchito dalle domande raccolte fra i cittadini nei giorni scorsi e dai contributi del rettore Vincenzo Zara, del presidente della Camera di Commercio Alfredo Prete e del parroco di Frigole, don Raffaele Bruno. Tempi prefissati - dai 30 ai 90 secondi - per spiegare alla città idee e proposte per il futuro sui temi che ne condizioneranno lo sviluppo.
Le priorità, innanzitutto. «Povertà, periferie, degrado delle marine e sicurezza»: questi i temi nella scaletta programmatica di Matteo Centonze, candidato per Casapound. «Mettere le ali ai piedi della città perché diventi uno degli angoli più vivaci della provincia italiana puntando sulla giustizia sociale»: il progetto di Luca Ruberti, in campo per Lecce Bene Comune. Dare seguito «all’alternanza, vincendo la sfida di migliorare la qualità dei servizi per i cittadini e per i turisti» l’idea di Salvemini. «Lavoro e salute», la stella polare per Delli Noci. «Sicurezza, a partire dalla presenza degli extracomunitari, e una città più sostenibile e attenta all’ambiente»: queste le priorità del programma di Walter Ronzini, candidato sindaco da pochi giorni per il Movimento Sociale Italiano.
Inevitabile un passaggio sul Pug che dovrà prevedere «la riqualificazione non solo architettonica, ma sociale delle periferie», ha detto il candidato sindaco per il Movimento Cinque Stelle, Fabio Valente. Salvemini ha garantito l’approvazione dello strumento urbanistico - sfumato dall’agenda dell’attuale amministrazione dopo le contestazioni sollevate proprio dal candidato, in una battaglia abbracciata anche da Delli Noci, Ruberti e Valente - «entro il 2018». Ronzini ha proposto di puntare sull’agricoltura, limitando il consumo di suolo, mentre - unica voce fuori dal coro - Centonze ha lodato il lavoro della giunta, promuovendo il Pug presentato, proprio un mese e mezzo fa, al Paisiello.
Vicine le posizioni di Delli Noci e Salvemini alla domanda posta da don Raffaele Bruno, fortemente critico su un sistema familistico e clientelare di intendere politica e partecipazione civica. «Questa - ha detto Delli Noci - è una città strana, dove i diritti passano spesso come favori. Per questo noi abbiamo scelto la partecipazione». «Rassegnazione, sfiducia e passività si percepiscono giranto per Lecce - ha aggiunto Salvemini -. Abbiamo bisogno di rafforzare la comunità, rendendola inclusiva e coesa. E la prima cosa da fare è smettere di considerare cittadini solo elettori e smettere di dire grazie agli amministratori».
Poche differenze nei progetti dei candidati sul legame che dovrà unire, nel futuro, il Comune all’Università, fino a oggi poco dialoganti e collaborative. Tutti concordi nel ritenere che sia necessaria la creazione di una consulta per implementare i servizi agli studenti. Diverse, invece, le ricette per aiutare commercio e artigianato, da tempo stritolati dalla crisi come ha evidenziato, con la sua domanda proiettata nel maxischermo del teatro, il presidente della Camera di commercio, Prete. Valente ha rivendicato il microcredito varato a livello nazionale dal Movimento di Beppe Grillo, «che ha aiutato 5.000 piccole imprese ad andare avanti». Ruberti ha suggerito di investire «nell’agricoltura, che secondo i dati dell’ente camerale, è trainante nel capoluogo». Delli Noci ha riproposto una delle idee strategiche del suo programma, e cioè «il rilancio del Tac, turismo agroalimentare e cultura, con la creazione di un distretto del commercio e riportando gli artigiani nel centro storico, dove oggi la fanno da padroni kebab e friggitorie». Evidenziando «come la Giunta attuale abbia agevolato lo sviluppo della sola grande distribuzione», Salvemini ha proposto «di investire nei negozi di vicinato e nelle piccole attività, utilizzando a questo scopo gli strumenti di programmazione contenuti nel Pug e nel Documento strategico del commercio, frenando le medie e grandi strutture di vendita».
Poi, la festa dei leccesi, Sant’Oronzo. «Basta mutande, calze e cineserie», il diktat di Delli Noci. «Assolutamente d’accordo con Alessandro, artigianato di qualità», ha suggerito Salvemini. Al bando «cinesate e abusivi» per Centonze. Spazio, invece, «agli eventi nelle piazzette» per Ruberti. E tutti a casa, fra gli applausi finali, a pensare al domani e alle ricette per la Lecce che verrà.

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