Le chiese da salvare: mobilitazione a Roma. "Ora si muova Bari".

Le chiese da salvare: mobilitazione a Roma. "Ora si muova Bari".
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Mercoledì 20 Gennaio 2016, 09:52
L’sos è arrivato a destinazione, la risposta potrebbe invece arrivare nelle prossime ore. Il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, infatti, potrebbe accogliere l’invito del vescovo di Lecce, Domenico D’Ambrosio e organizzare una visita in città per constatare con mano la situazione di degrado in cui versano le chiese della città.

Monsignor D’Ambrosio, in una lettera inciata al ministro per chiedere aiuto e sostengo per l’abbazia di Peschici Santa Maria di Calena, ha portato a conoscenza il ministro dei problemi dei tesori barocchi, molti dei quali coperti da impalcature a causa di cedimenti strutturali. Da qui l’invito rivolto al ministo Franceschini di visitare la città «perché ne ammiri la sua bellezza e ci dia una mano a tentare di mettere mano al degrado di molte sue chiese».

Palude all’iniziativa l’onorevole fittiano di Conservatori e Riformisti Rocco Palese che non solo sollecita il governo a prendere in considerazione l’appello del vescovo di Lecce, ma invita la Regione Puglia a fare la sua parte in tema di contributi.
«Pieno e incondizionato appoggio all'appello che il vescovo di Lecce, monsignor D'Ambrosio, rivolge al Governo scrivendo al ministro Franceschini, affinché venga sostenuto il restauro del patrimonio culturale religioso salentino - scrive Palese in un comunicato - Ma noi rivolgiamo un secondo appello, alla Regione Puglia, affinché nel suo piano dei beni culturali preveda stanziamenti appropriati a farsi carico della conservazione e del restauro di un complesso monumentale che attira milioni di turisti e che il mondo ci invidia».

E poi annuncia, in qualità di presidente della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati: «Ci adopereremo in Parlamento per fare in modo che il Governo faccia la sua parte - prosegue l’onorevole salentino - ma nel frattempo la Regione, che continua ad assumersi meriti dei numeri favorevoli del turismo salentino e pugliese, non può certamente lavarsene le mani. Occorre che faccia la sua parte affinché nel piano dei Beni culturali, una quota cospicua venga destinata al restauro e al recupero dei beni culturali religiosi».

Regione che, per dovere di cronaca, ha stanziato - non più tardi di un mese fa - due milioni di euro per la ristrutturazione della basilica di Santa Croce. Soldi che consentiranno di terminare i lavori di consolidamento della facciata della chiesa - da quattro anni coperta da impalcature a causa di alcuni cedimenti - e di intervenire anche all’interno per arginare le infiltrazioni di acqua che si sono verificate negli ultimi tempi.

Ma di soldi, per sistemare il patrimonio artistico-culturale della città ce ne voglio tanti. Forse troppi. Basti pensare che solo per il Duomo ci vorrebbero altri 2 milioni e mezzo di euro oltre ai 280mila euro per sistemare la Cripta il cui pavimento è saltato. E poi ci sono altre urgenze, come la chiesa del Santissimo Rosario o Santa Teresa, piuttosto che del Buon Consiglio. La Curia per cercare di recuperare le somme necessarie per gli interventi ha anche partecipato ad una serie di bandi compreso quello dell’otto per Mille, ma senza alcun successo.
Una mano dal governo? È quello che ci si aspetta per non disperdere un simile patrimonio storico-culturale che fa della città di Lecce una delle mete turistiche più ambite.