L'Università del Salento taglia la torre di 14 piani: «Niente più fondi»

L'Università del Salento taglia la torre di 14 piani: «Niente più fondi»
di Maddalena MONGIO'
3 Minuti di Lettura
Venerdì 30 Maggio 2014, 16:00
La torre a Ecotekne non si far pi: “salta” il grattacielo a 14 piani che era destinato a cambiare lo skyline della zona universitaria (e non solo). Lo ha deciso il Cda dell’Universit del Salento nella seduta di ieri. «Non ci sono i soldi e i tagli di Roma ci costringono ad un drastico ridimensionamento»: questo il messaggio consegnato dal rettore Vincenzo Zara su cui si è pronunciato il Consiglio di amministrazione.

Un “taglio” drastico, definitivo. Sarà realizzata solo una palazzina di tre piani, da destinare a spazi per le biblioteche con una bella sforbiciata di 11 piani del progetto originario. La torre avrebbe dovuto svettare sulla città e sull’hinterland con i suoi 40 metri e passa di altezza: un’opera da grandi numeri. In tutto 10.600 i metri quadrati previsti, spalmati tra un piano interrato, un piano seminterrato e quattordici piani fuori terra.



In tutto 14 milioni di euro: è il costo di realizzazione che doveva essere coperto con fondi Cipe all'interno delle risorse destinate all'intervento denominato “Potenziamento del Campus scientifico e tecnologico extraurbano”. Tutto archiviato, invece. Il motivo? Il rettore Zara e il Cda hanno rimodulato il finanziamento del “Piano per il Sud” relativamente agli interventi edilizi. La somma di cui poter disporre era prevista in 70 milioni di euro ma, per effetto del Patto di stabilità della Regione Puglia, c’è stata una “cura dimagrante” di sette milioni di euro. I fondi, perciò, scendono a circa 63 milioni euro. Che fare? È stata decisa la rimodulazione degli interventi edilizi: «In particolare, il taglio puntuale più importante ha riguardato la cosiddetta “torre” prevista nel campus extraurbano con una riduzione dai 14 piani originali a solo tre piani destinati a biblioteche»: questa la chiosa del rettore Zara.



Dunque, la torre della discordia che ha visto contrapporsi a muso duro l’ex rettore Domenico Laforgia e quella parte della comunità universitaria (sindacati in prima linea) che hanno rappresentato l’opposizione a quell’amministrazione, non si farà. Un’opera, questa, che l’ex rettore si appuntava come fiore all’occhiello, insieme a tutto il piano delle opere edilizie che con gli oltre 100 milioni di euro doveva cambiare il volto dell’Università, almeno sul piano delle strutture, e impattare sull’economia del territorio. Si sono spesi fiumi d’inchiostro per descrivere quest’opera che per quella parte della comunità universitaria in conflitto con Laforgia era un’opera faraonica e inutile. Doveva essere una mega biblioteca capace di contenere un milione di libri e spazi per gli studenti. In ogni caso già nell’ultima campagna elettorale per il rettorato Zara aveva manifestato una serie di dubbi. E in più occasioni aveva ribadito che il piano delle opere edilizie doveva essere ripensato e calibrato sulla capacità di sostenere la gestione e la manutenzione dei fabbricati.



Per un contenitore che “sfuma” (la torre, appunto), un altro ritorna a nuova vita. Il “cubotto” - l’edificio F di Economia, al momento non utilizzato - diventerà un open space per gli studenti e al primo piano, in particolare, l’associazion “Obiettivo studenti” avrà la sua auletta. Il via libera ha soddisfatto gli studenti di “Obiettivo” che rivendicano di essere riusciti a concretizzare un punto qualificante del loro programma elettorale (se ne fa cenno anche nella stessa nota del rettore). Dall’altra parte, anche Link Lecce rivendica come una sua vittoria questa delibera. È stato costituito un gruppo di lavoro che dovrà considerare tutti gli spazi in uso alle associazione e Link Lecce ha chiesto che anche le associazioni che non hanno rappresentanza possano avere la concessioni di spazi e questo sarà certo un punto che farà discutere.
© RIPRODUZIONE RISERVATA