Abusivismo, sotto sequestro lo storico lido balneare Sant'Anna

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Chiuso lido Sant'Anna, lungo la litoranea a nord di Brindisi, fra Apani e Punta Penne. Lo storico stabilimento, creato nel 1966, è stato posto sotto sequestro in attesa di confisca dalla Polizia locale del capoluogo provinciale. Il reato contestato è l'abusivismo. Si tratta di un monumento dell'estate brindisina, frequentato ogni anno da centinaia di famiglie.  

Il provvedimento, tra sentenze, ricorsi, sospensive e appelli, pendeva da tempo. La contestazione non muta: nel mirino la natura abusiva dei manufatti del lido. Se sia la parola fine, o l'inizio di un nuovo capitolo della lunga controversia giudiziaria lo si capirà nei prossimi giorni. Ma intanto, nella giornata di ieri, gli agenti della polizia locale hanno apposto i sigilli all'area gestita dall'imprenditore Franco Cariulo, che negli anni si è sempre difeso sostenendo di aver aderito nel tempo a diversi condoni, pagando più di 70mila euro di oneri edilizi al Comune ed agli altri enti coinvolti, per sanare i  manufatti ritenuti abusivi. “Abbiamo fatto ricorso al Tar contro ogni contestazione che ci è stata fatta. Sia contro la sospensione della licenza che contro i provvedimenti di abbattimento”, spiegava già nel lontano 2016. Cinque anni dopo, e alla  vigilia dell'inizio ufficiale di una nuova estate, la storia si ripete. La polizia locale ha posto sotto sequestro cautelare lo stabilimento balneare, dopo che il Tar ha respinto il ricorso presentato dalla struttura contro il provvedimento del dirigente del settore Attività produttive del Comune di Brindisi di sospensione dell’attività. A detta del Comune, mancherebbe il requisito essenziale urbanistico per ottenere la sanatoria. Viene contestato anche l’esercizio di somministrazione di alimenti e bevande senza la prescritta autorizzazione e il titolo abilitativo SCIA. Al momento del sequestro la spiaggia era aperta e all’interno dello stabilimento vi erano anche alcuni bagnanti.

 

(A cura di Lucia Pezzuto)