Il barbiere dei calciatori (da Theo Hernandez all'ex Adani) è pugliese. «Sono partito dal Sud, oggi a Milano da me vengono i migliori. E vado negli Usa»

Il barbiere dei calciatori (da Theo Hernandez all'ex Adani) è pugliese. «Sono partito dal Sud, oggi a Milano da me vengono i migliori. E vado negli Usa»
di ​Davide ABRESCIA
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Martedì 12 Marzo 2024, 11:49 - Ultimo aggiornamento: 13 Marzo, 07:00

La voce è rotta dall'emozione. Perché New York, come canta Cesare Cremonini, in fondo «è una promessa d'amore». Soprattutto se vieni dalla Puglia, precisamente da Cerignola. Più forte la passione dei luoghi comuni legati alla criminalità, più forte la determinazione di chi riesce a essere protagonista in un bellissimo percorso lavorativo. È la storia di Francesco Giannatempo, barbiere nato a Cerignola nel 1993, tra riscatto, passioni, calcio e futuro. C'è tutto nella vita di Francesco, che è l'esempio di come si possa arrivare in alto ma partendo dal basso, amando un lavoro e una professione. «Sapete dove ho fatto la prima barba? Su quello che da noi chiamiamo in dialetto U Vanghtidd (il banchetto, ndr)». Oggi da lui a Milano ci vanno tanti calciatori di A, alcuni del Milan e anche diversi vip. «Ho cominciato a nove anni a fare il barbiere, non scherzo quando lo dico», le idee sono state sempre chiare per lui, esattamente come la fede calcistica. Anzi, saranno due «le fedi», quella locale e quella nazionale. «Ho cominciato in un negozio di amici di famiglia e non avevo neanche dieci anni. In questo locale poi vedevamo il Milan, perché la sera si trasformava in un club di tifosi rossoneri. Lì è nata la mia passione sia per il calcio che per il Milan». Un leit motiv ancora presente nella vita di Francesco: lavoro e calcio. «A dieci anni ho fatto già le prime barbe, sono 20 anni che faccio con amore e con passione questo lavoro». Nel suo racconto è chiaro il legame con la città di Cerignola.

Il racconto

La storia di Francesco è quella di un ragazzo come gli altri, che parte dal Sud e decide di trasferirsi a Milano. «All'età di 28 anni- ci racconta- ho deciso di partire per Milano, l'ho fatto all'improvviso. Oggi finalmente si è trasferita qui anche la mia compagna Michela, che mi ha seguito da Cerignola. Sono venuto a lavorare per Barberino's World e nel giro di due mesi sono diventato shop manager, prima di diventare oggi Brand Ambassador». Il suo racconto è scandito da alcune precisazioni che vuole fare: «Non mi ha regalato nulla nessuno nella vita. Sono partito con il mio trolley, non avevo praticamente nulla. Ci tengo a ringraziare Max Valvano che, appena arrivato a Milano, mi ha accolto a casa sua». In pochi mesi il suo nome è circolato tra i calciatori e gli addetti ai lavori, ma non solo: «Nessuno mi ha messo in contatto con i calciatori, ma è stato un incredibile passaparola. Oggi sono in tantissimi a venire da me». Tutto è iniziato da Davide Lippi, noto procuratore e figlio di Marcello, poi Adani e Ventola, passando per Brocchi, Mirante, il giornalista sportivo Gianluca Di Marzio e il modello Ignazio Moser (fidanzato di Cecilia Rodriguez, ndr), giusto per citarne qualcuno. A Milano, Francesco è diventato il «barbiere dei vip». Tantissime personalità di spicco del mondo del calcio e dello spettacolo. Una Instagram stories per immortalare il pomeriggio da Francesco e qualche siparietto diventato poi virale sui social.
Con il suo brand, è in programma una nuova apertura. «Andrò a New York per avviare il nuovo punto vendita di Barberino's World», la voce di Francesco qui torna a essere tremolante. «Lasciare quella che oggi è la mia realtà, non sarà facile ma sarà un'esperienza formativa e a livello culturale importante per me». Da Cerignola a New York, fa strano detto così: «Non vi nascondo che quando ci penso mi emoziono». Con Barberino's World oggi è Brand Ambassador al fianco di Claudio Marchisio, scelto dal brand italiano per la sponsorizzazione del marchio.
L'Audace Cerignola e il Milan: sono i due amori di Francesco Giannatempo. Ha seguito il primo ovunque: «Anche in Prima Categoria, io c'ero sempre. Ho fatto le prime trasferte a 12 anni, per me la domenica esisteva solo l'Audace». Un amore che non rinnega tutt'oggi: «Quando posso- spiega- io torno a Cerignola per seguire l'Audace, anzi qualche ragazzo è venuto da me a tagliarsi i capelli quando era in viaggio a Milano». E quando, invece, era a Cerignola, i viaggi erano direzione Milano per seguire i rossoneri: «Grazie a questo lavoro ho realizzato il sogno di passare delle giornate a Milanello».
Infatti, Francesco la settimana scorsa è stato nel centro sportivo dei rossoneri per tagliare i capelli ad alcuni calciatori della squadra di Pioli: «Mi tremavano le mani, non lo nascondono. Avevo i brividi nel vederli lì davanti a me. Sono state giornate emozionanti per me, perché penso sempre a quali sono le mie origini e ai sacrifici che ho fatto per raggiungere tutto questo».
Il viaggio a New York è alle porte per il barbiere cerignolano Francesco, ma è la fotografia di un ragazzo che ha scommesso e puntato su sé stesso. Anzi, che lo ha fatto investendo sulle proprie passioni e sul proprio lavoro. In fondo, da Cerignola non è impossibile raggiungere New York e la storia di Francesco può essere quella di qualsiasi ragazzo del Sud. Perché, sono sempre i sogni a dare forma al mondo.
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