Incidente in elicottero, scoperta oggi la lapide commerativa, il figlio del pilota «Non sappiamo ancora cosa sia successo quel giorno»

La lapide scoperta questa mattina ad Apricena in ricordo delle vittime dell'incidente in elicottero
La lapide scoperta questa mattina ad Apricena in ricordo delle vittime dell'incidente in elicottero
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Lunedì 12 Giugno 2023, 16:57

Era il 5 novembre del 2022 quando l'elicottero Alidaunia precipitò in località Castelpagano, nei pressi di Apricena, in provincia di Foggia. Questa mattina, sul punto esatto dell'incidente, è stata scoperta una lapide commemorativa ed una croce in legno, realizzata dall'artista Mariano Leone, per non dimenticare le sette vittime della tragedia. Alla cerimonia hanno preso parte, tra gli altri, il prefetto di Foggia, Maurizio Valiante, il procuratore della Repubblica, Ludovico Vaccaro, l'ambasciatore sloveno in Italia e i parenti delle sette vittime dell'incidente.

L'incidente in elicottero

Sull'elicottero, partito dalle Isole Tremiti e diretto a Foggia, c'erano il pilota Luigi Ippolito, il copilota Andrea Nardeli, Maurizio De Girolamo, medico del 118 che quella mattina tornava dal servizio nelle Isole, Bostjan Rigler, la moglie Mateja Curk Rigler, ed i due figli Jon e Liza, questi ultimi turisti e componenti della famiglia slovena. «La città di Apricena si sente ancora profondamente scossa nel dolore per la tragedia aerea. Nel ricordo di queste vite ci siamo ritrovati insieme sul luogo della sciagura», ha spiegato il sindaco di Apricena, Antonio Potenza.

Le parole di Francesco, figlio del pilota

«Nei suoi quasi quarant’anni di carriera aveva volato in tutto il mondo. La sua passione per il volo lo portava a studiare e ad aggiornarsi quotidianamente su ogni argomento possibile e immaginabile», ha detto Francesco Ippolito, figlio del pilota dell'aereo, che lo ha ricordato con un post su Facebook. Sulla tragedia non sono ancora state chiarite le dinamiche. Non si sa ancora cosa accadde quel giorno. «Non sappiamo cosa sia successo quel giorno, attendiamo con fiducia l’esito delle indagini della magistratura. L’unica certezza è rappresentata dall’esperienza dei piloti e dal fatto che percorrevano quella tratta anche più volte al giorno», ha scritto ancora Francesco sul social

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