La Grecìa salentina in 12 mesi oltre gli stereotipi

La Grecìa salentina in 12 mesi oltre gli stereotipi
di Marinilde GIANNANDREA
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Venerdì 2 Gennaio 2015, 18:32 - Ultimo aggiornamento: 18:37

Dodici fogli sulla Grecìa salentina in un calendario per il 2015. Il progetto “In-Cul.Tu.Re.” (Innovazione nella Cultura, nel Turismo e nel Restauro), firmato Piero Marsili Libelli, è la testimonianza di un interessante laboratorio di ricerca sul patrimonio “minore” tra memoria dei luoghi, tutela e prospettive di sviluppo.

Un approccio fuori dagli stereotipi, non solo perché gli scatti offrono immagini inedite di “Visioni e paradossi”, colore e bianco e nero, ma anche perché il progetto testimonia le attività del team che ha vinto il bando under 30 “Smart Cities and Communities and Social Innovation” con ricerche per il restauro, supporti digitali, interventi per l’efficienza energetica, valorizzazione e divulgazione dei 12 “casi studio” della Grecìa.

Un lavoro sinergico con gli scatti di Marsili Libelli, fotografo dagli anni Settanta per il “Corriere della Sera” e per “L’Espresso”, stagioni in cui ha collaborato con grandi registi italiani. Spesso in prima linea nei luoghi caldi delle guerre e delle rivoluzioni, è autore numerosi reportage ed oggi vive Lecce dove lavora con una ricerca che si muove tra documentazione e sperimentazione.

Realizzato con il supporto dell’agenzia “Rebel” di Alessandro Sicuro, il calendario si apre con la chiesa di Santa Maria nel Parco archeologico di Apigliano a Martano, fotografata come fondale per un piccolo gruppo di “personaggi più cavallo”, mentre una stanza del Castello De’ Gualtieriis di Castrignano dei Greci diventa volutamente anonima per una scena dal sapore surreale.

La chiesa di San Biagio a Calimera è legata alla storia dell’atterraggio di un paracadutista durante la seconda guerra mondiale. Marsili Libelli evoca l’episodio imbrigliando un uomo alle impalcature dell’edificio che oggi rischia il dissesto statico.

Le ricerche sul degrado ambientale sono interpretate da una coppia di sposi nella chiesa di San Francesco a Martignano e i due anziani seduti nella chiesa della Madonna degli angeli a Sternatia testimoniano la presenza della comunità che si riunisce in questo luogo il primo giovedì dopo Pasqua durante la “Feria Quinta post Pascha”.

In alcuni casi gli spazi architettonici sembrano set cinematografici, come il Molino Coratelli e Imparato di Corigliano d’Otranto, con una scena felliniana che esalta uno dei più begli esempi di archeologia industriale della Grecìa, nelle Pozzelle di Pirro di Zollino l’uomo con maschera e boccaglio ricorda i personaggi di Ciprì e Maresco al contrario dell’elegante signora borghese, fotografata su un banco di pietra sotto i portici della piazza di San Giorgio a Melpignano, che sembra uscita da un film italiano degli anni Cinquanta.

La magia della luce dei lumini fa intravedere gli affreschi della cripta di San Sebastiano a Sternatia restituendo il senso della devozione popolare e gli antichi guerrieri messapici si trasformano ironicamente in due bodyguard che controllano l’ingresso del Parco archeologico di Soleto, ancora chiuso al pubblico.

A Cutrofiano la grande anfora ambientata tra figure femminili e ulivi, accende l’attenzione su uno dei centri di produzione di ceramica più importanti della regione e per l’ultima immagine del nuovo anno sono stati scelti gli straordinari affreschi della chiesa di Santo Stefano a Soleto; si confondono con i tatuaggi di un corpo maschile, creando un cortocircuito temporale tra arte muraria e segni sul corpo.

Il calendario è distribuito gratuitamente nelle strutture ricettive e nei principali presidi culturali della Grecìa Salentina (info e approfondimenti: www.inculture.eu/calendario2015). È possibile prenotare una copia inviando una mail a progetto@inculture.eu