Al via, a Francavilla Fontana, l'attuazione del Peba, il Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche, strumento urbanistico atteso da decenni e di cui il Comune si è dotato solo nel 2020.
Prima dell’approvazione del Peba, nel 2016, il Comune di Francavilla Fontana era stato diffidato dalla Regione Puglia, a seguito di un esposto presentato dall’Associazione Luca Coscioni, realtà attiva a livello internazionale nella tutela del diritto alla salute e, quindi, anche contro le discriminazioni verso le persone con disabilità. La diffida faceva riferimento al mancato rispetto della legge 41/86, che obbliga ogni Comune a dotarsi del piano in modo da poter stabilire un cronoprogramma di interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Gli interventi
Il primo edificio interessato dagli interventi è il comando di Polizia locale dove sarà creata una rampa d’accesso, delle mappe tattili descrittive della struttura, dei percorsi dedicati, dei servizi igienici a norma per le persone con disabilità così come stalli riservati nel parcheggio antistante. Poi toccherà ad alcune scuole cittadine. A seguire, gli interventi sul primo blocco di strade e marciapiedi.
“Il comune inadempiente, in base alla legge, dovrebbe essere commissariato, ma Francavilla fu graziata perché l’Amministrazione in carica terminò il mandato in anticipo - spiega Rocco Berardo, avvocato e coordinatore delle iniziative sulla disabilità dell’Associazione Luca Coscioni -.
Il finanziamento regionale
Nel 2019 Francavilla Fontana ha ottenuto un finanziamento regionale per la redazione del piano e intrapreso un percorso di coinvolgimento delle associazioni di persone con disabilità, che hanno contribuito a segnalare le criticità sul territorio, facilitando la scelta delle soluzioni tecniche, recepite dal progetto finale che, nel 2020, è giunto in Consiglio, dove è stato approvato all’unanimità. Da quel momento sono stati stanziati 200mila euro per il primo anno e altrettanto per il secondo anno, da utilizzare per immobili ed infrastrutture.