New Basket Brindisi, la rassicurazione: il Palaeventi si farà

Un rendering del progetto New Arena
Un rendering del progetto New Arena
di Francesco TRINCHERA
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Sabato 2 Aprile 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 17:09

A Brindisi il cammino verso il PalaEventi procede, anche se con qualche intoppo in più rispetto a quanto previsto a causa delle diverse contingenze che si sono presentate e che hanno anche causato un aumento dei costi toccando quota 20,3 milioni di euro. Le commissioni riunite Sport, Lavori Pubblici ed Urbanistica, convocate dopo la richiesta del consigliere comunale di Fratelli d’Italia Massimiliano Oggiano, hanno discusso dello stato dell’arte della New Arena, anche alla presenza del rappresentante della New Basket Tullio Marino, dell’avvocato Giuseppe Durano come rappresentante dell’Ati che si è aggiudicata la costruzione e dall’ingegner Maria Pia Fischetto. Il confronto ha toccato alcuni dei temi principali verso la realizzazione dell’impianto. Il progetto definitivo è ora al vaglio di Asset, l’Agenzia regionale per lo sviluppo economico e la promozione del territorio, per poter ricevere le necessarie validazioni e dar modo di redigere il progetto esecutivo, sino al fatidico passaggio della posa della prima pietra.

I costi

Uno dei fulcri del dibattito, però, è stato quello relativo al Pef (Piano economico e finanziario): a fornire alcune indicazioni è stato proprio Durano che, dopo aver affermato che non ci sono difficoltà, ha spiegato che il problema «si sdoppia in due fasi», ponendo da un lato quella «che riguarda la pubblica amministrazione» ed ha come riferimento quello del prezzario regionale ed un altro di livello di privatistico, all’interno della quale è stata chiesta un’attività di “due diligence”, ovvero di verifica dei dati che riguardano una determinata trattativa o opera, da parte degli istituti di credito che concorrono a finanziare la realizzazione della struttura, prevedendo eventuali “fondi di riserva”, perché l’interesse degli stessi istituti e dei proponenti è quello che l’opera sia realizzata.

Come detto, anche a causa delle contingenze, i costi sono lievitati sino a 20,3 milioni di euro rispetto ai 14 iniziali, includendo, oltre alle diverse modifiche che sono state chieste dai vari enti in sede di conferenza dei servizi, anche le quote necessarie ad oneri di urbanizzazione ed espropri (per un totale di 750mila euro) che potrebbero aumentare ulteriormente nel caso in cui il tribunale accolga le richieste dei proprietari dei terreni espropriati.

Lo scontro

Anche su questo aspetto c’è stato uno scambio acceso tra l’assessore allo Sport Oreste Pinto ed Oggiano: quest’ultimo aveva chiesto se fosse previsto una sorta di “piano di riserva” per la realizzazione dell’impianto nel caso in cui i proponenti non avessero avuto modo di portare al termine l’opera. Pinto ha ribattuto che si tratta di problemi comuni a tutti e che il PalaEventi si farà, accusando il consigliere di opposizione di terrorismo mediatico. Visione criticata dall’esponente di Brindisi Popolare, Carmela Lo Martire, ed a cui lo stesso Oggiano ha risposto di ritenere «moralmente responsabile» l’assessore nel caso in cui «un consigliere di opposizione dovesse essere oggetto di minacce o insulti ai limiti della denuncia penale». 

L'ottimismo

Al netto degli scambi polemici, resta comunque un certo ottimismo delle parti in causa. Il sindaco Riccardo Rossi, ad esempio, ha detto di vedere vicino il traguardo ed in questo senso ha rimarcato come in altri contesti dopo tre anni «sono ancora fermi allo studio di fattibilità». Il primo cittadino ha anche rimarcato lo spirito di collaborazione con l’Ati incaricata della realizzazione. Stesso discorso per Marino secondo il quale «tutto porta alla realizzazione del Palazzetto». Tra gli altri temi trattati, anche le alternative al canone da corrispondere all’amministrazione, prospettando ulteriori migliorie al progetto e la possibilità che l’ente di piazza Matteotti di usufruire dell’impianto in alcune giornate specifiche.

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