Il Pronto soccorso fa acqua: allagato per un termosifone

Il Pronto soccorso fa acqua: allagato per un termosifone
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Domenica 7 Febbraio 2016, 11:50
di Maurizio DISTANTE

Può bastare un termosifone rotto a mandare in tilt per qualche ora un pronto soccorso. Ieri mattina, un guasto a uno dei radiatori per il riscaldamento della sala d'attesa del Pronto soccorso dell'ospedale Antonio Perrino ha deciso di mettere a dura prova la calma e il sangue freddo degli utenti e degli operatori sanitari quando, all'improvviso, una valvola del sistema è saltata: dal condotto è cominciata a venire fuori un'acqua scura, la cui “emorragia” è terminata solo dopo circa due ore. Il colore scuro è normale per il liquido che circola all'interno del sistema di riscaldamento ma la prolungata fuoriuscita dell'acqua ha comunque creato non pochi problemi a chi, in quelle ore, aspettava il proprio turno e a chi, invece, si è trovato a lavorare con i piedi nel bagnato. 
Il termosifone rotto è quello che si trova nei pressi della stanza dei codici verdi: l'acqua, nel tempo che ci è voluto a riparare il danno, è arrivata fin quasi allo sportello del Triage, l'accettazione, all'ingresso del pronto soccorso. La situazione, fortunatamente, è stata risolta, anche se non senza fatica, e ora nel punto di frontiera dell'ospedale è tornata la normalità. Non è molto chiaro il perché del prolungato tempo d'intervento: stando a quanto si è saputo, i tecnici sono giunti in poco tempo sul luogo del guasto ma tappare la falla e sostituire la valvola rotta è stata un'impresa durata circa due ore, tempo in cui l'acqua ha continuato a fuoriuscire dal radiatore, invadendo buona parte della sala d'aspetto, piena come al solito. 
L'ospedale Perrino è oggetto di una serie di pesanti interventi che dovrebbero migliorarne la fruibilità: ascensori, cappotto termico, efficientamento energetico con la sostituzione degli infissi e altro ancora dovrebbero dare un nuovo aspetto al presidio e, soprattutto, dovrebbero consentire agli utenti una permanenza più confortevole e agli operatori una migliore sicurezza e tranquillità sul posto di lavoro.
Probabilmente, il guasto al termosifone verificatosi questa mattina non è sintomo di un problema più diffuso all'impianto di riscaldamento del presidio: un controllo generale, però, a questo punto, non sarebbe da escludere anche per non ritrovarsi, tra qualche mese, quando i lavori saranno conclusi, con un ospedale nuovo a metà, in cui gli aspetti migliorati grazie agli interventi previsti facciano a pugni con gli eventuali problemi rimasti irrisolti. 
Purtroppo, come è innegabile e come più volte affermato dagli attuali e dai passati vertici dell'Asl, la struttura del Perrino è concettualmente sbagliata: il progetto dell'ospedale è vecchio di circa 40 anni e non risponde a quelle che sono le nuove linee guida dell'edilizia sanitaria. A questi problemi strutturali, poi, si aggiungono quelli dovuti alla naturale usura dovuta al passare del tempo, quelli derivanti dalla cattiva o assente manutenzione e anche quelli imputabili ai pessimi comportamenti di qualcuno che non rispetta la cosa pubblica. Non è certamente questo il caso: il termosifone si è rotto davanti agli occhi di tutti e non a causa di un cattivo o distorto utilizzo. Probabilmente, viste le condizioni generali degli impianti dell'ospedale, quel radiatore doveva rompersi, prima o poi.
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