«Il sindaco? Meglio se uomo. Le donne hanno meno tempo». Bufera per le dichiarazioni rilasciate dall’esponente del circolo del Pd, Leo

«Il sindaco? Meglio se uomo. Le donne hanno meno tempo». Bufera per le dichiarazioni rilasciate dall’esponente del circolo del Pd, Leo
di Maria GIOIA
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Venerdì 21 Luglio 2023, 07:39

È polemica a Ceglie Messapica per le dichiarazioni rilasciate dall’esponente del direttivo del circolo Pd, Carlo Leo, nel corso della conferenza stampa organizzata nei giorni scorsi dal partito. Dichiarazioni definite da più parti «piene di stereotipi e obsolete», che hanno generato la pronta reazione della consigliera comunale di Radici d’Impegno, Isabella Vitale.
E non solo, perché sono molte le donne che hanno manifestato il proprio dissenso anche sui social network.

Cosa ha detto Leo

Le parole finite nella bufera sono state pronunciate da Leo al termine della conferenza aperta dal segretario del partito democratico cegliese, ricostituito da pochi mesi a questa parte, Maurizio Semeraro. Dapprima, il componente del direttivo ha parlato in merito alle prossime elezioni e spiegato che una coalizione ha bisogno di stilare un identikit del proprio candidato sindaco: «Bisogna creare un identikit di candidato di coalizione, senza stare lì a dire se deve essere uomo o donna, donna o uomo. Si crea un identikit e tra le varie opzioni a disposizione si sceglie. Ma sto notando, ultimamente, qualcosa di strano: se non si sceglie una donna, si è già in errore. Si ha paura anche a candidare un candidato uomo, perché ti azzanneranno. Due sono le cose: o è uomo o è donna». Sin qui nulla di strano, poi lo scivolone: «La verità è un’altra. La verità è che il gentil sesso ha meno tempo dell’uomo. E’ la verità, questa, perché la donna è una mamma, è impegnata lavorativamente, è impegnata molto spesso anche nel sociale e un padre ha un po’ di spazio in più».

Queste le parole pronunciate da Leo che hanno concluso una conferenza che sta facendo discutere più per la sua opinione e non per tutti gli argomenti trattati.

La conferenza stampa 

Lo scopo dell’incontro con i giornalisti era quello di accendere i riflettori sul Partito democratico ricostituito e rimarcare la distanza tra i Dem e l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Angelo Palmisano. Ma nel guardare al futuro e ai prossimi due anni, che serviranno per costruire una coalizione in grado di presentarsi alle elezioni contro il centrodestra, è partita una nota stonata. Come si diceva, a prendere la parola è stato Semeraro il quale ha accusato l’amministrazione Palmisano di aver creato una realtà fatta di aspetti negativi perché «sono aumentate le tasse, sono aumentati i disservizi e sul piano amministrativo siamo lo zimbello della provincia. Siamo tra i Comuni marginali e non è vero che tutto nasce da un algoritmo, come afferma il sindaco, ma da un’analisi sociale ed economica che vede spopolamento e redditi bassi nella nostra città». In seguito, il segretario ha annunciato che il direttivo del Pd ha presentato degli esposti a Corte conti, Anac e Prefettura «per rendere palese il modo di amministrare della destra cegliese opportunista e irresponsabile salita ora sul carro di FdI e pronta a cambiare carro, se conviene». Infine, lo stesso Semeraro ha rivolto una domanda al primo cittadino, senza però fornire ulteriori dettagli: «Una domanda la vogliamo fare al sindaco. Se il funzionario di un ente è oggetto di citazione in giudizio, ha l’obbligo di comunicarlo all’ente? E la commissione di disciplina ha l’obbligo di valutare la posizione del dipendente in questione? Il nostro comune è interessato da questi casi?». 

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