Insulti anonimi agli amministratori, è guerra ai blogger

Insulti anonimi agli amministratori, è guerra ai blogger
di Maria GIOIA
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Venerdì 8 Aprile 2016, 06:19 - Ultimo aggiornamento: 20:18
Politica contro blog. Dopo anni di polemiche, ora a Ceglie Messapica lo scontro si trasforma in guerra. E questo perché un gruppo di consiglieri comunali di maggioranza e opposizione ha richiesto la convocazione di un assise civica urgente per discutere di blog e commenti anonimi con l’obiettivo di trovare una soluzione contro il «sistematico attacco calunniatorio a cui viene esposto il consiglio comunale nella sua interezza e nei suoi singoli componenti, la giunta municipale e il sindaco da parte di soggetti anonimi e siti di sedicente natura politica». 
 
Ma com’è normale che sia, l’iniziativa non è piaciuta affatto ai blogger. Cosa è accaduto? Questi i fatti. La richiesta di convocazione dell’assise indirizzata al presidente del consiglio, Giovanni Argentiero, è firmata dai tre proponenti, i consiglieri del gruppo di minoranza “Democrazia cegliese”, Giovanni Gianfreda, Angelo Perrino, Marcello Antelmi, e dai capigruppo di maggioranza di Nuovo Centrodestra, Forza Italia, “Io sto con Caroli”, e “L’idea Comune”, rispettivamente Francesco Locorotondo, Cesare Epifani, Riccardo Manfredi e Antonello Laveneziana. La conferenza dei capigruppo si svolgerà questa mattina e servirà a fissare la data del consiglio. Nel corso dell’incontro si chiarirà come porre la questione in aula. Da parte loro, le forze politiche che amministrano la città non proporranno censure, ma un appello rivolto ai blogger per abbassare i toni delle polemiche, filtrare i messaggi anonimi ed evitare così attacchi soprattutto personali.
«Io chiederò di abbassare i toni, evitare situazioni che possono dare la possibilità di attacchi diretti e magari evitare i commenti anonimi. Sono stato più volte preso di mira, anche in un periodo molto delicato della mia vita. Tutto può essere criticato, ma ci deve essere rispetto tra le persone», ha commentato Laveneziana.
Mentre Gianfreda non ha anticipato quella che sarà la proposta di Democrazia cegliese: «Sicuramente l’idea è quella di produrre in consiglio comunale un atto condiviso con cui impegnare l’amministrazione comunale e il sindaco. Ma di questo devo parlarne prima in conferenza dei capigruppo domani (oggi, ndc)».
Niente denunce o censure, quindi. E con ogni probabilità dal consiglio arriveranno solo inviti o appelli bonari ai blogger per bypassare gli attacchi anonimi, soprattutto quelli personali, a politici e amministratori.
La notizia della richiesta di un consiglio ad hoc ha indignato i blogger locali. Primo fra tutti, ad assumere una posizione critica è stato Mimmo Barletta di “Ahi Ceglie” con un post, scrivendo tra l’altro: «Fermo restando le responsabilità dei singoli gestori di siti e dei commentatori, sono questi i problemi della città? Lavoro, sicurezza pubblica, turismo, urbanistica, ecc. nessun problema? Va tutto bene? Per esempio, cari consiglieri, perché non usate le vostre energie per stimolare la rinascita del centro raccolta materiali? Il Pug come sta? Sta bene? State scherzando, è un pesce d’aprile. Vero?» 
Diciamolo pure, il rapporto tra i politici e la blogosfera, sempre molto attiva e frizzante, non è mai stato rose e fiori. E questo non è un mistero nella cittadina messapica, dove negli ultimi dieci anni tra le due parti è volata pure qualche denuncia. 
Le ultime fibrillazioni hanno riguardato la Democrazia Cegliese e il gestore della pagina Facebook dell’associazione “La Bussola”, Angelo Gasparro, vicina agli ex alleati dei Conservatori e Riformisti e all’onorevole Nicola Ciracì. Anche in questo caso, dopo un attacco al consigliere Perrino, non sono mancate reciproche minacce di querela. E la situazione incandescente ha spinto così il gruppo consiliare a sollevare la questione “blog & veleni”.
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