Sacra corona unita, racket e parcheggi: in tredici a giudizio. Sei saranno processati con giudizio abbreviato, mentre altri sette hanno scelto la via del rito ordinario. Si celebreranno quindi due distinti giudizi per i tredici imputati che hanno affrontato l'udienza preliminare dinanzi al gup di Lecce, Alessandra Selmarini. L'inchiesta della Squadra Mobile di Brindisi, coordinata dalla Dda di Lecce, ha fatto luce sulle nuove dinamiche della frangia della Scu capeggiata dai boss storici Francesco Campana e Giovanni Donatiello. I due sono stati rinviati a giudizio e andranno al dibattimento. Stesso percorso per Enrico Colucci, Lucia Monteforte, Angelo Pagliara, Marco Sperti e Simone Sperti. La prima udienza è fissata il prossimo 10 settembre, davanti al tribunale di Brindisi, in composizione collegiale. Hanno optato per l’abbreviato, invece, Alessandra Di Lauro, Riza Mara, Cesario Monteforte, Giuseppe Monteforte, Antonio Signorile e Teodoro Valenti.
Le indagini
Il blitz risale allo scorso 25 settembre. Furono arrestate otto persone, altri cinque indagati furono sottoposti all'obbligo di firma. Nel mirino una frangia della Scu tuttora riconducibile a Pino Rogoli, il fondatore e i suoi due capi, i “boss” Francesco Campana e Giovanni Donatiello. Il primo detenuto in regime di carcere duro a Opera, l'altro tornato libero nel 2018 dopo 32 anni di detenzione. Entrambi mesagnesi, ma al vertice di un clan che avrebbe controllato Brindisi città e paesi limitrofi (Ostuni, Tuturano, San Donaci). Le accuse contestate a vario titolo sono di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsioni con metodo mafioso, lesioni gravi, violenza privata, danneggiamento. I fatti contestati risalgono a un periodo compreso tra il 2017 e il 2020.