In reparto l'aria condizionata è rotta: «Una sofferenza per medici e pazienti»

In reparto l'aria condizionata è rotta: «Una sofferenza per medici e pazienti»
di Maria Chiara CRISCUOLO
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Lunedì 26 Giugno 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 09:09

Un caldo insopportabile quello di questi giorni, sofferto in maniera più grave da chi è costretto a stare in ospedale. Ad essere arrivati ancora più al limite sono i pazienti ricoverati nel reparto Otorino del “Perrino” di BrindisiAll’interno del nosocomio, infatti, il padiglione D è da giorni senza aria condizionata. «E’ una sofferenza indescrivibile per chi è già provato dall’età e dalla malattia - racconta la figlia di un paziente -. Alla carenza di personale che costringe medici e infermieri a turni massacranti ora si aggiunge anche l’assenza di un adeguato sistema di climatizzazione. L’emergenza non attende, qualcuno faccia qualcosa». 

La poca aria fresca che circola all’interno del reparto è quella smossa dai ventilatori che qualche paziente fortunato si è portato da casa. Altri optano per tenere le tapparelle semichiuse, ma che non riescono a garantire lo stesso una ventilazione sufficiente. Oppure c’è chi ricorre al classico ventaglio per trovare un po’ di refrigerio. C’è anche chi si è attrezzato con un mini-ventilatore portatile, di quelli piccoli con la batteria, e che usa per avere un minimo di fresco.

I disagi

«Una situazione insostenibile ed emergenziale che deve urgentemente essere affrontata dalla direzione sanitaria - tuona la moglie di un altro paziente-. E a buon diritto: le temperature di questi giorni sono una vera emergenza e rappresentano un vero rischio per chi è anziano o affetto da gravi patologie, circostanze che – come è facile immaginare – non è difficile rigurdino i pazienti in corsia. Anche gli operatori sanitari lavorano in condizioni disumane». In alcune stanze del reparto i bocchettoni sono completamente fuori uso, mentre altri diffondono aria fredda in misura insufficiente alle necessità di un ambiente dove il controllo della temperatura è fondamentale. A quanto pare il disservizio sarebbe stato già segnalato all’azienda sanitaria, ma per il momento dei tecnici incaricati della manutenzione, neanche l’ombra.

 

Il timore

«La preoccupazione maggiore è rivolta a quei pazienti che vertono già in uno stato di salute precario, per i quali l’afa potrebbe essere fatale. - commenta una signora - L’unico modo per dare un po’ di sollievo ai nostri cari è quello di acquistare un ventilatore e posizionarlo nella stanza in attesa che dalla direzione generale qualcuno intervenga. La situazione più critica è per quei pazienti che sono bloccati a letto e che necessitano dell’ossigeno costantemente per respirare». Non sono solo i pazienti a subire gli effetti negativi dell’assenza di aria condizionata nel padiglione dell’ospedale. Il personale medico e infermieristico è costantemente impegnato a garantire cure di qualità, ma il caldo e l’umidità possono rendere difficile svolgere le proprie mansioni in modo efficiente. La fatica e il disagio possono influire sulla concentrazione e sulla produttività del personale, mettendo a rischio la qualità delle cure fornite. 
«Dopo i tagli e le criticità quotidiane a cui dover far fronte, - afferma un infermiere del reparto- il caldo è un disagio del quale i medici e gli infermieri devono farsi carico con gli utenti, pur non dipendendo da noi.

Siamo noi a farci carico delle lamentele».

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