Pista ciclabile, operai al lavoro. Obiettivo la messa in sicurezza del cantiere

La pista ciclabile di viale Aldo Moro
La pista ciclabile di viale Aldo Moro
di Francesco TRINCHERA
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Martedì 30 Gennaio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 31 Gennaio, 07:14

Il Comune ha avviato la messa in sicurezza del cantiere della pista ciclabile di viale Aldo Moro, in attesa che si sciolgano i nodi sulla variante. Ieri, infatti, la Brindisi Multiservizi ha iniziato a delimitare l’area dei lavori, da tempo abbandonata a sé stessa dopo la lunga e difficile storia della corsia, iniziata ad ottobre del 2022 e sino ad ora mai completata. Dopo che i lavori sono stati iniziati ed interrotti in più occasioni (e le relative polemiche), infatti, palazzo di città ha scelto per la revoca dell’appalto alla ditta che se lo era aggiudicato (la Sgambati di Napoli).

L'ipotesi

Ed una delle ipotesi è che sia proprio la partecipata comunale a farsi carico dell’intervento, vista la probabile indisponibilità delle aziende che seguivano in graduatoria. Come detto, una delle ipotesi è quella di effettuare una variante al progetto, spostando la corsia ancora più internamente alla carreggiata, secondo quanto è stato presentato nella commissione dei Lavori Pubblici. 
Soluzione che però comporterebbe un aumento dei costi importante e che dovrà comunque passare dall’ok del Ministero che ha erogato il finanziamento (che oggi prende il nome di Ministero per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica).

Anche per questo, probabilmente la ciclabile sarà completata così come era stata originariamente progettata, secondo l’orientamento che sembra emergere sia tra le fila della maggioranza che di quelle dell’opposizione. Una delle poche modifiche possibili sarebbe quella di creare degli stalli zebrati nei pressi delle fermate dell’autobus e per consentire ai mezzi della raccolta dei rifiuti di operare al meglio.

La polemica


Tutto questo è stato anche argomento di una polemica politica molto dura: inizialmente, i consiglieri di opposizione avevano criticato la scelta dell’amministrazione comunale e dell’assessore ai Lavori Pubblici, Gianluca Quarta, di far approdare il progetto in commissione, ritenendola un modo per allontanare da sé le responsabilità. 
Parole a cui ha ribattuto la sezione di Brindisi di Forza Italia, sostenendo che invece era stata proprio l’opposizione a chiedere che si parlasse della variante nell’organo consigliare, rilevando anche che il progetto risale alla passata amministrazione. Il tutto si inserisce in anni di polemiche, partite praticamente assieme ai lavori. Il progetto è iniziato il 10 ottobre del 2022 (era in carica l’amministrazione guidata da Riccardo Rossi) con la consegna dell’area di cantiere alla ditta vincitrice della gara d’appalto. Sorsero, però, subito dei problemi, come quello della “cancellazione” di diversi parcheggi, creando notevoli problemi principalmente ai residenti ed ai commercianti della zona. Fu il primo di una serie di problemi, tanto che si pensò anche alla rescissione contrattuale con l’azienda che si era aggiudicata l’appalto. 

La revoca dell'appalto


La situazione si è inevitabilmente trascinata anche nella consigliatura successiva, tanto che si è arrivati alla decisione di revoca dell’appalto stesso e nei giorni scorsi alla formalizzazione. Quello su viale Aldo Moro è un primo stralcio di un’opera, pensata per congiungere il centro con alcuni dei quartieri più periferici. La stessa fu finanziata con 600mila euro grazie al Programma di Incentivazione della Mobilità Urbana Sostenibile (Primus), prevedendo due piste ciclabili interne alla città, per gli spostamenti urbani casa-scuola e casa-lavoro, oltre ad incentivi per l’acquisto di biciclette con pedalata assistita. Le due strutture partono dalla stazione ferroviaria: una si dirige verso piazza Cairoli, l’altra verso la periferia ed in particolare verso i quartieri Commenda, Sant’Angelo e Santa Chiara.

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